Salta al contenuto principale


Io non sono uno che odia l'informatica (ci lavoro...), inoltre, sebbene non sia un programmatore (nΓ© mi interessa diventarlo), ho una certa dimestichezza con il calcolatore, e rimango sempre basito dalla pochezza della "alfabetizzazione digitale" in atto nelle scuole.

Alla fine si tratta di insegnare a usare Google Classroom e Google Docs, e magari PowerPoint. (continua)

reshared this

in reply to 𝕽𝖔𝖇𝖔

e di fronte a questa pochezza (che non insegna nulla di informatica, ma soltanto a utilizzare alcuni software - proprietari) c'Γ¨ un totale feticizzazione del digitale.

A me va bene che si facciano corsi di "coding" (ma perchΓ© non la chiamano programmazione per Dio??) ma non a scapito anche di altri saperi, piΓΉ umanistici, piΓΉ letterari, anche piΓΉ pratici (come gli studi artistici).

(continua)

in reply to 𝕽𝖔𝖇𝖔

Il mio manuale di didattica cita direttamente Steve Jobs: "Tutti dovrebbero imparare a programmare, perchΓ© Γ¨ un'attivitΓ  che ti insegna a pensare".

E NO

Ti insegna un certo tipo di pensiero procedurale, computazionale, ma poco ti aiuta per la comprensione di un testo scritto elaborato, una poesia, o per la critica storico-artistica di manufatti (ad esempio).

Sta cosa che TUTTI DEVONO PROGRAMMARE Γ¨ insopportabile. Lo faccia chi ne ha la passione e le capacitΓ  (continua)

reshared this

in reply to 𝕽𝖔𝖇𝖔

Si partoriscano grandi programmatori, grandi teorici dell'informatica, non scimmiette ammaestrate che poi verranno assunte a ricopiare boilerplate presso piccole aziende che li sfrutteranno.

#machecazzo

Questa voce Γ¨ stata modificata (1 settimana fa)
in reply to Leslay K.

@delain intendo informatica teorica quello che Γ¨. La base teorica dietro l'informatica applicata.
in reply to 𝕽𝖔𝖇𝖔

il tuo discorso, parafrasato, dice: la gente non sa valutare quanto pesa una palla che cade anche se tutti fanno corsi di meccanica, che insegnino fisica teorica!

Cosa significa? Che alle superiori dovresti condensare una triennale di informatica così i 15enni sanno la complessità computazionale dell'algoritmo di Dijkstra? O le quaranta derivate che stanno dietro alle reti neurali? Non serve nemmeno sapere la teoria delle bande dei semiconduttori per usare quotidianamente pc e cellulari

in reply to Leslay K.

@delain No non sto dicendo questo. Sto dicendo che trovo assurdo voler imporre l'informatica (anzi, l'informatica applicata solo al mondo del lavoro) a tutto l'universo scuola, quando l'informatica è una disciplina con profondità e ricchezza teorica che così viene svilita e, per di più, imposta in campi non suoi.

Se l'informatica insegna a pensare Γ¨ certo ai suoi livelli piΓΉ alti (come ogni disciplina teorica), e quella che spacciano a scuola Γ¨ robaccia asservita al capitale.

in reply to 𝕽𝖔𝖇𝖔

@𝕽𝖔𝖇𝖔 il fatto Γ¨ che c'Γ¨ programmare e programmare

c'Γ¨ β€œscrivere programmi usabili da altre persone, mantenibili e mantenuti nel corso del tempo”, e c'Γ¨ β€œinteragire in modo attivo con il computer, anche tramite linguaggi di scripting, in modo da usarlo per risolvere i propri problemi”

nella seconda categoria rientrano ad esempio il terrible python code di stand up maths (Γ¨ un canale youtube), gli stack hypercard (era un programma degli anni 80/90 per scrivere ipertesti interattivi), le temutissime (dai programmatori) macro di excel.

Confondere le due cose Γ¨ come confondere β€œin una societΓ  industrializzata tutti hanno bisogno di saper leggere e scrivere” e β€œtutti dovrebbero essere in grado di scrivere un romanzo best-seller *e* un trattato di filosofia”

(e Steve Jobs, come altri, secondo me aveva interesse a confondere le due cose per svariate ragioni)

P.S. rivoglio hypercard. no, davvero. seriamente.

reshared this

in reply to Elena ``of Valhalla''

Aggiungerei che c'Γ¨ anche "ragionare su una rappresentazione di una porzione d'universo, non necessariamente derivante dall'esperienza fisica concreta, e quali altre rappresentazioni essa puΓ² diventare (o essere stata), sotto date regole, assiomi, modalitΓ  di ragionamento". Una cosa che secondo me ha sapore di filosofia, e si libera di tutte le strutture e le limitazioni del "programmare" comunemente inteso come banale "scrivi cose in un interprete sequenziale, deterministico e imperativo"
in reply to Lysander il breve

@lysander sarebbe dire che tutti devono avere competenza avanzate di logica proposizionale (la cosa piΓΉ vicina all'informatica che ci sia) appunto. In generale ogni sapere teorico Γ¨ utile, ma oramai si intende l'informatica solo in ottica professionalizzante, saper scrivere codice velocemente per essere assunto

Io sta cosa a scuola non la voglio.

@valhalla

in reply to 𝕽𝖔𝖇𝖔

sarebbe dire che tutti devono avere competenza avanzate di logica proposizionale (la cosa piΓΉ vicina all'informatica che ci sia)


Questo, io credo, Γ¨ vero quando si considera il programmare come appunto interfacciarsi con un interprete e fargli fare cose. Quando si considera "programmare" nella maniera piΓΉ ampia di "rappresentare, trasmettere e manipolare il ragionamento" invece si arriva rapidamente a cose come la teoria dei modelli, con ben piΓΉ libertΓ  e profonditΓ  della logica proposizionale!
Far sì che le persone si pongano domande in quella direzione, ovviamente senza arrivare ad avere competenza avanzata, lo reputo un obbiettivo desiderabile, e in quell'ottica, programmare insegna a pensare.

Detto ciΓ², concordo sul dire che quando steve jobs ha pensato lo slogan non aveva assolutamente in mente quello di cui sopra, ma confondeva ad arte la programmazione diciamo "operativa" e quella piΓΉ "astratta"

E concordo anche nel lamentarsi di questa ossessiva professionalizzazione che da un lato mi fa paura, perchΓ© fornisce degli strumenti effettivamente potenti con nemmeno un'infarinatura dei concetti che dovrebbero guidarne l'utilizzo.
Dall'altro mi suscita una rabbia indicibile, perchΓ© riempie il mondo di scimmiette che mettono le loro manine sui sistemi convinti di essere sapienti e fanno una marea di casini.
Da un'ennesimo lato, ora che ci penso, infinita tristezza perchΓ© un campo bello e intrigante come l'informatica viene vituperato e asservito al capitale, e imposto a un sacco di gente che vivrebbe piΓΉ contenta senza

in reply to Lysander il breve

@lysander sono d'accordissimo con tutto il tuo ragionamento.
Da quest'impostazione è anche l'informatica a uscirne svilita. Ma per quanto riguarda la logica proposizionale non credo sia alla stregua dei linguaggi imperativi per interfacciarsi con una macchina. I teoremi di completezza/incompletezza si possono dimostrare con la logica proposizionale, così come i sistemi più complessi. Dicevo che logica e informatica si assomigliano nel senso più nobile.
@valhalla
in reply to 𝕽𝖔𝖇𝖔

non sono d'accordo. Se si parte con il "ma non a scapito" ci si ferma immediatamente. Tutto avviene a scapito di qualcosa e tutto a scuola sarebbe importante. Informatica è importante, siamo nel mezzo di una rivoluzione digitale fatta da una elite di programmatori in mano a poche multinazionali. È essenziale che "tutti debbano programmare", così come che tutti "debbano saper leggere e scrivere". Ovviamente ognuno per le proprie capacità e attitudini.
in reply to fabriziovenerandi

@Fbrzvnrnd sul fatto che tutti debbano programmare non sono d'accordo.

Saper programmare (e te lo dico da grande appassionato d'informatica) non garantisce un uso consapevole dello strumento digitale.

in reply to 𝕽𝖔𝖇𝖔

Γ¨ perΓ² il primo passo per capire il computer e passare dall'essere un consumatore ad un creatore

Questo sito utilizza cookie per riconosce gli utenti loggati e quelli che tornano a visitare. Proseguendo la navigazione su questo sito, accetti l'utilizzo di questi cookie.

⇧