Sono stato costretto a venire a questo concerto di Natale, il Tano fa la voce recitante. Ma è tutto molto delirante. Ora sta leggendo la Pioggia nel pineto. Dietro scorrono immagini inquietanti.
mah, in realtà al fascismo il D'Annunzio (Rapagnetta) non piaceva molto: per essere una gloria nazionale lo era, ma al Duce non piaceva la potenziale concorrenza.
In ogni caso La Pioggia nel Pineto è brutta, contiene versi che andrebbero aboliti dalla letteratura, tipo: "ci allaccia i malleoli" o "i denti negli alvèoli".
@ju@gts.nugole.ita ma parliamo delle tamerici salmastre che le ho odiate una vita prima di vederle e provare l'empatia che si prova per un gattino cieco. @oblomov @matz @thatgiga @maupao
con Pascoli e Petrarca ho finito l'elenco dei poeti che detesto dal profondo dell'anima, il resto è trattabile. Ah e Leopardi ha scritto anche cose brutte (Il Consalvo, per esempio).
Petrarca è uno dei miei preferiti, e per lungo tempo anche Pascoli. Non parliamone, facciamo finta che sia come discutere se piaccia il gelato al limone al cioccolato.
macché, secondo me si può citare e dire tutto - basta che ci si limiti alla materia e non al portatore della materia, in caso di gelati e poesia e altro che al momento non mi sovvien.
eh..va ben, vorrei dirti che non mi piace la poesia di Petrarca, ma mentirei perché mi sta proprio assai antipatico lui come persona o almeno l'idea che mi son fattə studiando di lui come persona...non è che c'ho mai parlato 😅
in effetti lui come persona dev'essere stato insopportabile proprio - però aveva gatti, almeno uno impagliato (sicuramente poco medievale) c'è a casa sua ad Arquà. Eppure, malgrado questo (essere insopportabile) i suoi versi messi in musica son una cosa che mi porta via. Quando canto "ma il vento ne portava le parole" (Oimè ‘l bel viso nella versione di Claudio Monteverdi, VI libro dei madrigali a cinque) davvero provo brividi che mi portano altrove. Eccetera.
No, scherzi a parte, il mio problema è questo: si potrebbe scrivere un saggio sulla centralità di Petrarca nella poesia di Petrarca. Perché, non importa di cosa parla la poesia di Petrarca, comunque alla fine parla di Petrarca e se non parla di Petrarca è finalizzata a dimostrare le capacità di Petrarca...e tutto questo Petrarcacentrismo di questo che va ben, bravo, ma mariasignor quanto si prende sul serio, alla fine, verso dopo verso, in tutto il Canzoniere, m'ha lasciato con un immenso desiderio di incontrarlo di persona e spiegargli che l'alloro invece di farci la corona era meglio impiegato se lo usava per l'arrosto. E basta, non m'è più riuscito di farmelo piacere.
io morto con l'alloro per l'arrosto. Eh, vero è che Monteverdi, e Marenzio e prima Tromboncino, hanno reso i suoi versi come Mogol per Battisti. Lui è un po' come dici tu, sì.
Niente! 😄 (A parte forse aver scritto un papiello sulla conquista della Libia intitolato "La Grande Proletaria s'è mossa", che ecco, se lasciava perdere la politica era meglio.)
Pascoli è più complicato, credo che alla fine si torni sempre al punto che si prende moltissimo sul serio e che la sua poesia è molto Pascoli-centrica. Però non ne parlo male quanto parlo male di Petrarca perché non riesco a farmelo stare del tutto antipatico, anzi sotto sotto mi piace e mi piacciono le sue poesie... ma... ma.
mi cogliete impreparato. Oltre a non ricordare quelle studiate a scuola, io ho difficoltà ad apprezzare la poesia in quanto tale. Mentre la musica mi fa spesso piangere come un vitello, la poesia "non mi arriva" con altrettanta intensità.
il problema della poesia è che non è un linguaggio a cui siamo (più) abituati: a parte studiarla a scuola per dovere, non è una realtà in cui siamo costantemente immersi. È un po' come ascoltare una lingua a cui non siamo abituati...
Una cosa importante per capire la poesia è che in effetti è musica. Nasce come musica e diventa parola scritta (letta non a voce alta) solo in tempi recenti.
La capacità del poeta, credo, deve essere quella di usare i (non)versi e le parole e la combinazione di (non) versi e parole per evocare esattamente la sensazione che vuole esprimere, creando una musica, delle immagini, una risonanza interiore con coloro a cui si rivolge senza avere a disposizione immagini o suoni, soltanto la parola scritta. La poesia non è mai completa fin che non viene ascoltata o letta da qualcuno, il poeta fa la sua parte creando, ma la persona a cui la poesia arriva a sua volta fa la sua parte creativa immaginando. Per come la intendo io la parola poetica è magica, ha il potere di dare forma alle cose senza nessun altro strumento che se stessa. E non solo: ogni immagine creata esiste soltanto nell'intima comprensione di chi legge ed è necessariamente differente per ogni singolo lettore, ognuno con delle diverse corde interiori da toccare. Nel tempo, il verso tramandato di persona in persona e di pagina in pagina diventa un caleidoscopio, un prisma che si rifrange in sfaccettature sempre nuove, frammenti di assoluta irrealtà che diventa reale nel momento in cui incontra qualcuno che legge e concepisce, leggendo, la sua personale poesia.
Moltissime #canzoni, quelle che meritano e che rimangono sono poesia messa in musica. Pensa Bohemian Rapsody oppure a The sounds of silence oppure a quasi tutta le opere del maestro #branduardi. Qui in realtà l'autrice, la vera poetessa è Luisa Zappa, sua moglie che non è famosa come il marito solo perché è piuttosto riservata. Angelo e Luisa sono di fatto un sodalizio inscindibile… @thatgiga @matz @allegrargella @oblomov@sociale.network @maupao
sì è veramente brutta, mi ricordo ancora che ce la fecero leggere al liceo nell'antologia dei poeti del novecento e l'imbarazzo che provavo perché non era possibile che una cosa ufficialmente "letteraria" non mi piacesse, dovevo essere io quello che non capiva e non apprezzava
Vediamo se leggi questo toot. Non saprei perché non vedi i miei post, non ho impostato nessuna limitazione particolare.. @matz @marcoboh @oblomov @thatgiga
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maupao
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in reply to matz • • •Er Mione era er tipo che vendeva la porchetta sulla spiaggia col furgoncino.
Questo furgoncino aveva la tenda davanti, così quando pioveva si riparavano tutti da Er Mione.
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giga 🔻
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in reply to Oblomov • • •mah, in realtà al fascismo il D'Annunzio (Rapagnetta) non piaceva molto: per essere una gloria nazionale lo era, ma al Duce non piaceva la potenziale concorrenza.
In ogni caso La Pioggia nel Pineto è brutta, contiene versi che andrebbero aboliti dalla letteratura, tipo: "ci allaccia i malleoli" o "i denti negli alvèoli".
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allegra
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Ju
in reply to allegra • • •ecco...le tamerici salmastre ed arse, che non si capisce come siano arse sotto il diluvio nel pineto...
(Mi stanno particolarmente antipatiche perché piacevano al Pascoli che detesto quasi quanto il Petrarca)
@oblomov @matz @thatgiga @maupao
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matz
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in reply to matz • • •ma no, parliamone, discutiamone...
con Pascoli e Petrarca ho finito l'elenco dei poeti che detesto dal profondo dell'anima, il resto è trattabile.
Ah e Leopardi ha scritto anche cose brutte (Il Consalvo, per esempio).
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matz
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in reply to matz • • •In che modo può piacere Petr...
...va bene, va bene...mi arrendo!
(Non mi piace il gelato al cioccolato)
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matz
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in reply to matz • • •lo so, lo so, non c'è speranza...
Da adesso mi limito alle foto di gattini.
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Elena ``of Valhalla''
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matz
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in reply to matz • • •eh..va ben, vorrei dirti che non mi piace la poesia di Petrarca, ma mentirei perché mi sta proprio assai antipatico lui come persona o almeno l'idea che mi son fattə studiando di lui come persona...non è che c'ho mai parlato 😅
Sopravviveremo senza parlare di Petrarca.
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matz
in reply to Ju • • •Quando canto "ma il vento ne portava le parole" (Oimè ‘l bel viso nella versione di Claudio Monteverdi, VI libro dei madrigali a cinque) davvero provo brividi che mi portano altrove. Eccetera.
Ju
in reply to matz • • •è sicuramente merito di Monteverdi. :P
No, scherzi a parte, il mio problema è questo: si potrebbe scrivere un saggio sulla centralità di Petrarca nella poesia di Petrarca. Perché, non importa di cosa parla la poesia di Petrarca, comunque alla fine parla di Petrarca e se non parla di Petrarca è finalizzata a dimostrare le capacità di Petrarca...e tutto questo Petrarcacentrismo di questo che va ben, bravo, ma mariasignor quanto si prende sul serio, alla fine, verso dopo verso, in tutto il Canzoniere, m'ha lasciato con un immenso desiderio di incontrarlo di persona e spiegargli che l'alloro invece di farci la corona era meglio impiegato se lo usava per l'arrosto.
E basta, non m'è più riuscito di farmelo piacere.
@allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao
matz
in reply to Ju • • •Eh, vero è che Monteverdi, e Marenzio e prima Tromboncino, hanno reso i suoi versi come Mogol per Battisti.
Lui è un po' come dici tu, sì.
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adriananselmo
in reply to Ju • • •mi sorge spontanea la domanda... e Pascoli che ti ha fatto?🤣
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Ju
in reply to adriananselmo • • •Niente! 😄
(A parte forse aver scritto un papiello sulla conquista della Libia intitolato "La Grande Proletaria s'è mossa", che ecco, se lasciava perdere la politica era meglio.)
Pascoli è più complicato, credo che alla fine si torni sempre al punto che si prende moltissimo sul serio e che la sua poesia è molto Pascoli-centrica.
Però non ne parlo male quanto parlo male di Petrarca perché non riesco a farmelo stare del tutto antipatico, anzi sotto sotto mi piace e mi piacciono le sue poesie... ma... ma.
@matz @allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao
giga 🔻
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in reply to giga 🔻 • • •il problema della poesia è che non è un linguaggio a cui siamo (più) abituati: a parte studiarla a scuola per dovere, non è una realtà in cui siamo costantemente immersi.
È un po' come ascoltare una lingua a cui non siamo abituati...
Una cosa importante per capire la poesia è che in effetti è musica. Nasce come musica e diventa parola scritta (letta non a voce alta) solo in tempi recenti.
La capacità del poeta, credo, deve essere quella di usare i (non)versi e le parole e la combinazione di (non) versi e parole per evocare esattamente la sensazione che vuole esprimere, creando una musica, delle immagini, una risonanza interiore con coloro a cui si rivolge senza avere a disposizione immagini o suoni, soltanto la parola scritta.
La poesia non è mai completa fin che non viene ascoltata o letta da qualcuno, il poeta fa la sua parte creando, ma la persona a cui la poesia arriva a sua volta fa la sua parte creativa immaginando.
Per come la intendo io la parola poetica è magica, ha il potere di dare forma alle cose senza nessun altro strumento che se stessa.
E non solo: ogni immagine creata esiste soltanto nell'intima comprensione di chi legge ed è necessariamente differente per ogni singolo lettore, ognuno con delle diverse corde interiori da toccare.
Nel tempo, il verso tramandato di persona in persona e di pagina in pagina diventa un caleidoscopio, un prisma che si rifrange in sfaccettature sempre nuove, frammenti di assoluta irrealtà che diventa reale nel momento in cui incontra qualcuno che legge e concepisce, leggendo, la sua personale poesia.
(Scusate. Ho scritto troppo. Vado via.)
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Paolo Redaelli
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Fabrizio,
in reply to Ju • • •rag. Gustavino Bevilacqua
in reply to Fabrizio, • • •Io la vedo un po' come il dualismo onda-particella¹: la poesia è paragonabile all'onda, la prosa alla particella, ma alla fine sono la stessa cosa.
~~
¹ it.wikipedia.org/wiki/Dualismo…
caratteristica della meccanica quantistica
Contributori ai progetti Wikimedia (Wikimedia Foundation, Inc.)rag. Gustavino Bevilacqua
in reply to Ju • • •Una volta vidi un documentario sul generale Massoud¹, che intratteneva le sue truppe recitando loro poesie, e le truppe ne erano contentissime.
Ce li vedreste i militari occidentali fare lo stesso?
~~
¹ it.wikipedia.org/wiki/A%E1%B8%…
militare e politico afghano
Contributori ai progetti Wikimedia (Wikimedia Foundation, Inc.)rag. Gustavino Bevilacqua
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matz
in reply to marcoboccaccio • • •Ju
in reply to matz • • •(ti sto amicə lostesso, perchè non è Petrarca, se era Petrarca non ti stavo più amicə)
poi vabbeh a me piacciono le poesie patriottiche del Manzoni, quindi mi taccio.
p.s.
non vedo i post di @maupao 🤔
p.p.s.
sono svegliə all'una perchè ho appena nutrito la Picù, ora oltre che tacermi mi dormo.
@marcoboh @oblomov @thatgiga @maupao
maupao
in reply to Ju • • •@matz @marcoboh @oblomov @thatgiga
Ju
in reply to maupao • • •forse c'era qualche problema di federazione...
@matz @marcoboh @oblomov @thatgiga
Elena ``of Valhalla''
in reply to Ju • •@Ju @maupao @Oblomov @giga 🔻 @marcoboccaccio @matz evabbé, ma il patriottismo pre-unitario era pieno di ottimismo anche sociale
non per un'Italia unita e basta, ma per un'Italia unita, democratica e un po' più equa (i dettagli su quanto variavano, but still)
poi noi sappiamo come è andata, ma loro non lo sapevano
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0ciX
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