Salta al contenuto principale


Stavo leggendo un articolo di sullo spid e mi chiedevo: quanto ci vorrà prima che il genialoide di turno proporrà l'uso dello spid per accedere ai social network?

reshared this

Unknown parent

Elena ``of Valhalla''

Sarebbe un ottimo modo per escludere definitivamente ogni persona vagamente vulnerabile dai social network.

E per contro, non ci vuole molto ad usare una VPN ed iscriversi a facebook con un utente fake usa e getta da usare per trollare fino a che non si accorgono dell'eventuale violazione dei termini d'uso e lo chiudono.

Sabrina Web reshared this.

Unknown parent

Elena ``of Valhalla''
quanta gente pratica il libero insulto avendo già comunque un account con il proprio nome e cognome?
in reply to Sabrina Web

Altri aspetti essendo già sviscerati negli altri commenti, posso aggiungere che esiste uno spettro continuo di identità dall’anonimità completa fino all’”idonea verifica” per comprare una SIM, aprire un conto corrente o firmare per un referendum
in reply to Reply Guy

Al momento quest’ultima la effettuano banche online, airbnb e altre piattaforme, e per ultimo lo SPID. Però se uno prescinde dal valore legale per concludere un certo negozio, anche un’identità più debole è sufficiente per identificare de facto una persona. Quindi a me spaventa più quando vedo FB proposto come SSO su un forum che non l’ipotetica SPID su FB.
in reply to Reply Guy

(che non accetteranno MAI perché sono un organizzazione sovranazionale dedita alla ricerca non tanto del profitto quanto del potere fine a sé stesso, tipo Spectre)
Unknown parent

Carlo Gubitosa :nonviolenza:
per quello basta la polizia postale, se cogli la differenza tra tracciabilità e schedatura.
Unknown parent

Carlo Gubitosa :nonviolenza:
quella differenza non c'è, perché una volta che ti ha schedato un social il governo può chiedere quei dati a qualunque social.
Unknown parent

Carlo Gubitosa :nonviolenza:

comunque io non sono nessuno, faccio solo riferimento a fonti autorevoli per affermare che il diritto all'anonimato in rete è un diritto umano inalienabile.

Questa cosa non è una convinzione mia, ma un principio sostenuto dall'Alto Commissariato Onu per i diritti umani, dal Parlamento Italiano e dalle Organizzazioni Non Governative che difendono i diritti umani.

OHCR
ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/…

Camera dei Deputati:
camera.it/application/xmanager…

ONG:
amnesty.org/en/documents/ior40…

Unknown parent

Carlo Gubitosa :nonviolenza:
anche se non obbligatorio chi si iscrive su quel social va informato che sta rinunciando a un suo diritto (anonimato), quali sono i rischi connessi alla rinuncia a quel diritto, perché viene garantito quel diritto. Poi siamo liberi di dare in giro anche la password della nostra email oltre ai nostri dati personali e sensibili. (Perchè quando scrivi su un social non dai solo dati personali come il nome, ma anche dati sensibili, come l'orientamento politico e sessuale).

Questo sito utilizza cookie per riconosce gli utenti loggati e quelli che tornano a visitare. Proseguendo la navigazione su questo sito, accetti l'utilizzo di questi cookie.