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Vabbeh gente, non volevo ma mi tocca ricordare che qua se cominciamo a giudicare le opere basandoci sulla specchiata moralità degli autori, ci troviamo a buttar via tre quarti della letteratura classica perché l'han scritta quei pederasti degli antichi romani.
Calmate gli animi, sì?
Questa voce è stata modificata (4 giorni fa)
in reply to Giù

verissimissimo. Però si può sempre evitare di dare soldi ai Cattivi.
in reply to pgcd

@pgcd sì, certo, ma è un altro discorso.
Intendo che ci sono opere d'arte create da gente che per la nostra morale (che è sempre relativa a noi e adesso - e no, non sto giustificando nessuno) era aberrante. Eppure restano opere d'arte e no, noi non siamo necessariamente uguali all'autore solo per il fatto di apprezzarle.
@pgcd
in reply to Giù

@pgcd se l'autorə è vivente è rispettabilissimo il rifiuto di dare soldi per validarne l'Ego (si parlo proprio di JK Rowling )
Se è mortə sticazzi.
Non leggete le note di "Alice nel paese delle meraviglie" ad esempio.
@pgcd
in reply to Dún Piteog

@Dún Piteog @pgcd @Giù però nel caso che citi è peggio che non validarne l'ego, lì i soldi che prende vengono poi usati per sostenere campagne d'odio che mi pare anche peggio

finché è solo validare l'ego di qualcuno, boh, non credo che una copia in più o in meno faccia sta gran differenza, e fa molto meno danno in generale

in reply to Giù

in linea di massima condivido, ma per me è diverso sapere che un antico poeta ottomano era pederasta o sapere che hakim bey lo era. Nel contesto del primo la cosa era accettata, nel contesto nel secondo era considerata immorale. Una cosa è sapere che Aristotele avesse degli schiavi, un'altra sapere che il mio vicino di casa li ha. E altri esempi che potete farvi da soli.
in reply to oɔiƚɘᴎ

@netico Ma questo cambia il valore dell'opera?
E il fatto che all'epoca fosse una cosa accettata la rende meno grave?
E parlando di tempi moderni, per esempio: Ezra Pound ha scritto poesie bellissime. Le poesie sono bellissime. Ezra Pound era un fascista. Ma le poesie sono bellissime... (scusami è una cosa che mi manda in loop).
in reply to Giù

Comincerei col dire che scrivo della mia sensibilità sull'argomento e non voglio avere assolutamente un approccio del tipo "se non fai come me non sei una brava persona". Detto questo, introdurrei almeno tre variabili: distanza nel tempo, distanza nello spazio, tipologia dell'opera. Comincio ordinatamente dal fondo: un componimento letterario non è come un colonnato. Infatti un colonnato progettato da un pederasta rimane un bel colonnato ed è difficile argomentare in senso contrario.
in reply to oɔiƚɘᴎ

Invece una poesia ad argomento erotico scritta da un pederasta per me è pregiudizialmente illeggibile, dato il fastidio che non riesco a non provare e ciò a prescindere dal valore "tecnico" del componimento poetico. Per quanto riguarda la distanza nel tempo e nello spazio credo non ci sia bisogno di spiegare nulla e me la cavo con: non mi interessa leggere Céline, ma non ho nessun problema col già citato Aristotele. Scusami per la noia che avrò eventualmente provocato in te.
in reply to oɔiƚɘᴎ

@netico nessuna noia, anzi è interessante perchè mi porti a fare una distinzione fondamentale: un conto è la sensibilità personale e un conto è il valore assoluto dell'opera.

Esempio, parzialmente fuori contesto: nessuno mette in discussione il valore assoluto delle opere di Petrarca, io personalmente non leggo le opere di Petrarca perchè lo detesto per tutta una serie di motivi (anche se devo ammettere che moralmente era abbastanza a posto).

Ora riguardo al valore assoluto dell'opera...

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in reply to Giù

@netico

...il problema è: vanno offerte al pubblico opere che sono scritte da persone di dubbia o pessima moralità se giudicate secondo il criterio attuale?

La mia risposta, che naturalmente non è una verità assoluta, è che secondo me tutte le opere vanno offerte al pubblico senza censura e mantenute disponibili e il più possibile inalterate nel tempo.
E', invece, il pubblico che deve essere educato alla fruizione dell'opera.

Ora provo a spiegarmi meglio, perdona la lunghezza.

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in reply to Giù

@netico

Esempio: una persona adulta adeguatamente attrezzata di pensiero critico, ha il diritto di decidere di leggere un'opera che la disturba profondamente proprio per confrontarsi con il perchè quell'opera la disturba.
Nessuno può togliere questo diritto decidendo a prescindere che un libro non deve essere letto perchè l'autore è riprovevole.
E' giusto però premettere: l'autore è riprovevole per l'attuale sensibilità per questi questi e questi motivi, leggi tenendo conto di questo.

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in reply to Giù

@netico

Quello che manca - e il motivo per cui ho iniziato questo discorso - è proprio l'educazione alla lettura critca e alla fruzione critica delle opere.

Che poi, per chiudere il giro, è il motivo per cui nonostante a casa mia ci sia - letta e riletta - praticamente l'opera omnia di Neil Gaiman, scoprire di recente che Neil Gaiman potrebbe (o potrebbe non? La vicenda è complicata) essere un porco stupratore, non mi ha portato a fare dei roghi di libri e fumetti in giardino.

in reply to Giù

@netico e come la mettiamo con Lewis Carroll? Non è chiaro se fosse un pedofilo o se il su interesse per le bambine fosse puramente estetico, quindi come la mettiamo? E con Boyd Ryce o i Death In June come la mettimo? E Gaugain? Polanski? Las Von Trier? Hitchcok? Picasso? Ike Turner? Wagner? La lista potrebbe essere infinita. (1/2)
in reply to d10c4n3

@netico Hanno dato il nobel perla letteratura a Hansum anche se pestava la moglie e sosteneva il nazismo. Io non l'ho mai letto, ma se ammettiamo che per la letteratura merita il premio, va bene così. Se diciamo che diamo un premio alla persona che corre più veloce, ad esempio, conta il cronometro, mica se è uno stupratore nazista. (2/2)
Questa voce è stata modificata (3 giorni fa)
in reply to d10c4n3

@d10c4n3 Ecco io non riesco a pensarla così, per quanto mi sforzi. In effetti non mi sforzo per niente! @juc

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