Vabbeh gente, non volevo ma mi tocca ricordare che qua se cominciamo a giudicare le opere basandoci sulla specchiata moralità degli autori, ci troviamo a buttar via tre quarti della letteratura classica perché l'han scritta quei pederasti degli antichi romani.
Calmate gli animi, sì?
Calmate gli animi, sì?
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pgcd
in reply to Giù • • •Giù
in reply to pgcd • • •Intendo che ci sono opere d'arte create da gente che per la nostra morale (che è sempre relativa a noi e adesso - e no, non sto giustificando nessuno) era aberrante. Eppure restano opere d'arte e no, noi non siamo necessariamente uguali all'autore solo per il fatto di apprezzarle.
Dún Piteog
in reply to Giù • • •Se è mortə sticazzi.
Non leggete le note di "Alice nel paese delle meraviglie" ad esempio.
Elena ``of Valhalla''
in reply to Dún Piteog • •@Dún Piteog @pgcd @Giù però nel caso che citi è peggio che non validarne l'ego, lì i soldi che prende vengono poi usati per sostenere campagne d'odio che mi pare anche peggio
finché è solo validare l'ego di qualcuno, boh, non credo che una copia in più o in meno faccia sta gran differenza, e fa molto meno danno in generale
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oɔiƚɘᴎ
in reply to Giù • • •Giù
in reply to oɔiƚɘᴎ • • •E il fatto che all'epoca fosse una cosa accettata la rende meno grave?
E parlando di tempi moderni, per esempio: Ezra Pound ha scritto poesie bellissime. Le poesie sono bellissime. Ezra Pound era un fascista. Ma le poesie sono bellissime... (scusami è una cosa che mi manda in loop).
oɔiƚɘᴎ
in reply to Giù • • •oɔiƚɘᴎ
in reply to oɔiƚɘᴎ • • •Giù
in reply to oɔiƚɘᴎ • • •@netico nessuna noia, anzi è interessante perchè mi porti a fare una distinzione fondamentale: un conto è la sensibilità personale e un conto è il valore assoluto dell'opera.
Esempio, parzialmente fuori contesto: nessuno mette in discussione il valore assoluto delle opere di Petrarca, io personalmente non leggo le opere di Petrarca perchè lo detesto per tutta una serie di motivi (anche se devo ammettere che moralmente era abbastanza a posto).
Ora riguardo al valore assoluto dell'opera...
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Giù
in reply to Giù • • •@netico
...il problema è: vanno offerte al pubblico opere che sono scritte da persone di dubbia o pessima moralità se giudicate secondo il criterio attuale?
La mia risposta, che naturalmente non è una verità assoluta, è che secondo me tutte le opere vanno offerte al pubblico senza censura e mantenute disponibili e il più possibile inalterate nel tempo.
E', invece, il pubblico che deve essere educato alla fruizione dell'opera.
Ora provo a spiegarmi meglio, perdona la lunghezza.
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Giù
in reply to Giù • • •@netico
Esempio: una persona adulta adeguatamente attrezzata di pensiero critico, ha il diritto di decidere di leggere un'opera che la disturba profondamente proprio per confrontarsi con il perchè quell'opera la disturba.
Nessuno può togliere questo diritto decidendo a prescindere che un libro non deve essere letto perchè l'autore è riprovevole.
E' giusto però premettere: l'autore è riprovevole per l'attuale sensibilità per questi questi e questi motivi, leggi tenendo conto di questo.
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Giù
in reply to Giù • • •@netico
Quello che manca - e il motivo per cui ho iniziato questo discorso - è proprio l'educazione alla lettura critca e alla fruzione critica delle opere.
Che poi, per chiudere il giro, è il motivo per cui nonostante a casa mia ci sia - letta e riletta - praticamente l'opera omnia di Neil Gaiman, scoprire di recente che Neil Gaiman potrebbe (o potrebbe non? La vicenda è complicata) essere un porco stupratore, non mi ha portato a fare dei roghi di libri e fumetti in giardino.
d10c4n3
in reply to Giù • • •d10c4n3
in reply to d10c4n3 • • •oɔiƚɘᴎ
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