Salta al contenuto principale


Quando eminentissimi psicologi e pedagoghi insorgono dicendo che "i compiti a casa sono inutili" a meno che "non siano compiti 'di realtà' (???), cioè che contemplino compiti pratici e problemi pratici da risolvere - ovviamente nell'ottica della preparazione al lavoro" io divento pazzo.

Lo studio individuale a casa, la rielaborazione delle informazioni, e sì, anche lo studio mnemonico - soprattutto alla primaria - sono fondamentali per sviluppare la memoria, l'autonomia nello studio e la rielaborazione di quanto appreso.

I ragazzini che seguo sono INCAPACI di leggere un testo e capirlo da soli, non sanno rielaborare nessuna informazione.

Le mostruositΓ  che derivano da questa barbarie sono sotto gli occhi di tutti.
Un liceale di oggi Γ¨ bravo quanto uno di quinta elementare di 30 anni fa.

Gabriele L. reshared this.

in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

PerΓ² che il carico didattico italico sia statisticamente piΓΉ elevato che all' estero Γ¨ un dato oggettivo. Per dirti in quarta elementare i compiti di matematica assegnati in Italia sono il 3,3 volte superiori a quelli francesi e superiori del 50% a quelli spagnoli e finlandesi. In Scienze i compiti 8 volte superiori ai francesi, doppi rispetto agli spagnoli e tripli rispetto ai tedeschi.

Nella scuola media, il tempo compiti imposto agli italiani Γ¨ da tre a quattro volte superiore rispetto a Francia, Portogallo e Finlandia. Ora io non esperto ma ho come il sospetto che -a fronte di una mole massiccia di compiti- se non riesci a capire il testo il problema Γ¨ a monte.
Questa voce Γ¨ stata modificata (1 anno fa)
in reply to Unknow

Io non vorrei mai sostenere l'orrenda tesi della "superioritΓ  italica", ma quando ero dottorando alla Normale i ragazzi che venivano dalla Sorbonne non sapevano collocare Dante nel secolo giusto (perchΓ© si occupavano di Rinascimento, e al di fuori di quello non sapevano nient'altro) o vi erano classicisti di Ginevra, ricercatori e dottori di ricerca, che non sapevano chi fosse il cane Argo nell'Odissea.

A me non interessa cosa fanno gli altri paesi (che sfornano anche loro persone ignoranti), ma se per imparare bene a suonare il pianoforte devi esercitarti almeno tre ore al giorno a casa, perché per studiare invece no? Perché è difficile far capire che lo studio È ANCHE SACRIFICIO e chiunque preferisce uscire a giocare che fare i compiti?
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

che i dottorati/ricercatori italiani abbiano una preparazione piΓΉ trasversale dei colleghi europei Γ¨ vero ma non son sicuro se sia un merito del nostro sistema o piuttosto un effetto collaterale di una mentalitΓ  vecchia di insegnamento universitario + necessitΓ  di sopravvivere al dottorato e ad un sistema che non funziona (lo sai bene quanto me). Che poi il risultato sia un β€œvantaggio” son d’accordo, e come dici a volte viene sfruttato per far passare il messaggio di β€œnoi italiani siamo meglio”.

Come son d’accordo anche con il fatto che ormai scuola/universitΓ  siano improntate alla formazione di macchinette incapaci di collegare argomenti disparati. Poi ci sta, come detto da @unknow e @bluberrycookie che il carico compiti+scuola sia troppo, ma mi pare si stia parlando di angolazioni diverse dello stesso problema.
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

@unknow sicuramente tutte le riforme fatte negli ultimi 30 anni hanno rotto il sistema scolastico che non Γ¨ piΓΉ in grado di trasmettere conoscenze anche basilari se la gente arriva alla laurea che non sa scrivere correttamente in italiano. PerΓ² vorrei aggiungere un altro elemento (e parlo in particolare della scuola secondaria): quando ero ragazzo io trent'anni fa la vulgata era che prendere il pezzo di carta ti avrebbe permesso di accedere a lavori meglio retribuiti. Quest'idea ha iniziato a scricchiolare giΓ  a fine anni '90 (quando io ho iniziato l'universitΓ ) ed Γ¨ entrata definitivamente in crisi dopo il 2008. A causa del peggioramento generale delle condizioni di vita e di lavoro degli ultimi 30 anni e della svalutazione del titolo di studio, oggi nessuno sano di mente sosterrebbe piΓΉ una cosa del genere. ->

whysofurious reshared this.

in reply to broken://link

@unknow inoltre le famiglie sono tendenzialmente piΓΉ povere di soli 20 anni fa e hanno meno incentivi a mantenere i propri figli per farli studiare per piΓΉ tempo (per poi trovarseli disoccupati anche dopo la laurea?). Ora io mi metto nei panni di un ragazzo di 15-16 anni di oggi: perchΓ© dovrei studiare se tutti i laureati che conosco vivono vite precarie e guadagnano salari da fame mentre chi ha mollato gli studi presto e magari si Γ¨ messo in proprio gira in paese col macchinone? (C'Γ¨ anche chi ha mollato gli studi e guadagna salari da fame naturalmente ma non cambia nulla del mio discorso).

whysofurious reshared this.

in reply to broken://link

@brokenlink @unknow

Questa cosa della svalutazione dello studio Γ¨ verissima. Ma a maggior ragione lo studio significa uscire fuori dalle logiche capitalistiche.

whysofurious reshared this.

in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

io ho qualche problema con il concetto di sacrificio, perchè fa passare l'idea che lo scopo sia soffrire e sacrificarsi e non raggiungere un risultato, è lo stesso principio per cui da noi si passa più tempo sul posto di lavoro rispetto ad altri paesi ma la produttività è minore perchè l'importante è far vedere che ti sacrifichi. Per questo preferisco di gran lunga quello di impegno.

Poi non metto in dubbio che gente della Sorbonne che non sappia collocare Dante, una compagna di master di una mia amica all'UniversitΓ  Americana di Beirut rimase stupita che nei programmi italiani delle superiori ci fosse la scuola di Francoforte. Andando perΓ² oltre le biografie individuali vediamo che nei test comparativi (criticabili fin che si vuole ma sempre dato empirico) scopriamo che gli italiani si piazzano maluccio.

1/ continua
in reply to Unknow

@unknow Sì, anche io preferisco la nozione di impegno, probabilmente mi sono espresso usando un lessico poco adatto.

Gli italiani vanno molto male e sono ignoranti perchΓ© la scuola, dall'inizio degli anni 2000, Γ¨ lentamente precipitata, e soprattutto si Γ¨ precarizzata cronicamente. Ha perso valore e prestigio, e la cultura Γ¨ stata svalutata in ogni forma.

Quindi sì, noi italiani siamo ignoranti perché la scuola fa schifo.

Per questo votiamo i fasci.
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

@unknow

Io sposterei piΓΉ indietro la disaffezione alla lettura - e quindi alla cultura - all'epoca di Riforma e Controriforma, quando l'Europa si divise tra chi i testi religiosi doveva leggerseli autonomamente e chi li subiva calati dall'alto dell'altare e non doveva metterci il becco.
in reply to Unknow

2 Ora, Γ¨ evidente che c'Γ¨ un problema ma pure che lo strumento per affrontarlo Γ¨ sbagliato. Di fronte a una scuola martoriata dai tagli la soluzione Γ¨ scaricare sulle famiglie: non sai? Benissimo studiatelo a casa, non capisci Γ¨ colpa tua che non studi abbastanza. Io non sono contrario a una piccola quantitΓ  di compiti a casa (pure se per un discorso di classismo preferirei si aumentassero le ore di scuola, differenziando le attivitΓ ) perΓ² se uno studente non sa leggere un testo non risolvi il problema con i compiti a casa, avrebberopiΓΉ senso ripetizioni e studio di gruppo che Γ¨ costruttivo se fatto in classe, dove tu puoi essere democraticamente a disposizione di tutti e personalizzare l'intervento. Invece ora come ora si naturalizza lo stato presente delle cose, in uno scarico di responsabilitΓ  continuo.

2/fine

reshared this

in reply to Unknow

@unknow Sì sono d'accordo.
Anche io sarei per uniformare la giornata lavorativa degli insegnanti a 36 ore effettive a scuola, incrementando quindi il tempo che si sta in classe, potendo fare laboratori pomeridiani, e aumentando le ore vere di "formazione", smettendola con la cretinata degli orari scolastici centellinati tra mille materie inutili.
Utilissimo lo studio di gruppo (non sufficiente, il momento individuale nello studio per me resta fondamentale), e utilissima una scuola diversa.

Le famiglie non dovrebbero pensare all'educazione, se la scuola scarica su di loro la responsabilitΓ  al 99% fanno solo cazzate.
Unknown parent

@bbacc @brokenlink @unknow

Scusami, perΓ² non capisco il punto. La cultura Γ¨ un valore in sΓ©, indipendentemente se siamo fascisti o sessisti. Il fatto che io conosca la storia passata, o che sappia inquadrare un personaggio storico, Γ¨ importantissimo quanto saper fare di conto.

Non si tratta di "ogni materia" si tratta perΓ² del fatto che lo studio Γ¨ un valore in sΓ©, e le persone che votano i fascisti - almeno quelle che conosco io - sono un pugno di ignoranti.

Magari con voti alti e lauree da 110 e lode. Ma sono ignoranti e capre, incapaci di fare ragionamenti complessi e utilizzare criticamente il sapere.

Leggere a casa Joyce, saperlo fare da solo, saper utilizzare criticamente un testo, Γ¨ un argine contro il fascismo.
L'irregimentazione pseudo-pedagogica della scuola attuale Γ¨ solo funzionale al potere.
Unknown parent

BB
@brokenlink @unknow

Inoltre, non voglio travisare l'argomento, ma che senso ha saper collocare Dante nel secolo giusto se poi viviamo in un paese sessista, retrogrado, dove vincono i fascisti? Tutta questa gente che vota avrΓ  fatto scuole diverse o uguali?

Ora non mi ricordo il nome, ma a un corso uni sono incappata in uno studio interessante sul fatto che bambini canadesi e bambini non scolarizzati di una comunitΓ  amazzonica avevano esattamente le stesse competenze in geometria, che sono innate. Quello che la scuola puΓ² fornire di piΓΉ alle competenze innate Γ¨ evidente, ma l'urgenza che ogni materia e ogni compito a casa sia quello che cambia tutto per me va ridimensionata
in reply to BB

@bbacc @unknow sull'innatismo non mi trovo tanto d'accordo ma siamo d'accordo che il nozionismo puro e semplice serve a poco. Ma il problema a mio avviso Γ¨ che il sistema scolastico oggi non riesce (piΓΉ?) a insegnare ai ragazzi come sviluppare il proprio pensiero. Stiamo parlando di competenze basilari se oggi molti ragazzi leggono un articolo di giornale e non riescono a comprenderlo o ne travisano il significato. E questo ha molto a che fare con il tipo di societΓ  sessista e retrograda di cui parlavi e che sta avendo la meglio. C'Γ¨ un problema di analfabetismo funzionale diffuso grande quanto una casa.
in reply to broken://link

@brokenlink @bbacc @unknow

Ma se sui libri di scuola adesso addirittura scrivono che "Che la repubblica italiana sia fondata sul lavoro non vuol dire che tutti possano trovare occupazione" Ma di che parliamo?
in reply to broken://link

@brokenlink @bbacc @unknow

Libro di educazione civica di scuola superiore.

Oltre a questa cosa diceva che il modello liberale Γ¨ il migliore, che la concorrenza va a vantaggio di tutti e che studiare serve per entrare nel mondo del lavoro.

A ridateme Francesco de Sanctis porco dio.

broken://link reshared this.

Unknown parent

@bbacc @brokenlink @unknow

Anche io a un certo punto mi sono stancato di studiare due ore al giorno pianoforte, e infatti non sono diventato un bravo pianista...

Ogni materia è importante a sé: serve sviluppare le capacità storiche, argomentative, espressive, manuali (sì, la tanto vituperata arte), il pensiero computazionale e matematico, serve saper leggere le poesie e capirle.

La scuola serve, e deve essere inutile. E serve saper studiare da soli a casa.
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

@brokenlink @unknow
Non ho mai detto che la scuola non serve o che non debba essere "inutile", ma secondo me un ritorno al passato non risolve niente, andare a scuola Γ¨ importante ma la quantitΓ  di compiti o leggere Manzoni non assicura chissΓ  qualche standard di intelligenza o pensiero critico di per sΓ©
in reply to BB

@bbacc @brokenlink @unknow

certo, bisogna anche pensare al contesto, perΓ² leggere Dante, Petrarca, Foscolo e anche il vecchio Manzoni, non Γ¨ inutile. Tradurre Tacito non Γ¨ inutile. Riuscire a empatizzare col passato, capire che siamo uomini con una storia, non Γ¨ inutile.

Me ne frega il cazzo dell'"educazione alla cittadinanza"
Unknown parent

rag. Gustavino Bevilacqua
@bbacc @brokenlink @unknow

Io sono molto infastidito anche dal nazionalistico e colonialistico limitarsi alla letteratura italiana: ma chi cazzo ci crediamo di essere, con una lingua che Γ¨ parlata meno dello swahili?
Unknown parent

@bbacc @brokenlink @unknow

Non possiamo leggere per sempre Foscolo (e perchΓ© no?) ma resta una parte della nostra storia, possiamo rifiutarlo, criticarlo, ma lo dobbiamo leggere e conoscere. Come dobbiamo conoscere Parini e gli odiosissimi barocchi (che non sono mai piaciuti manco a me).

La letteratura italiana, purtroppo, Γ¨ stata carente di autrici, per problemi che travalicano la scuola, solo in epoca contemporanea le autrici ci sono, e infatti io ho studiato a scuola Elsa Morante, Grazia Deledda, ma anche Virgina Woolf.

PerΓ² la cultura, per sua natura, Γ¨ un canone, non Γ¨ una cosa liquida, non Γ¨ un campo di sperimentazione.

Allora smettiamo di leggere anche Shakespeare?
Unknown parent

@bbacc @brokenlink @unknow

Ma se non studiamo piΓΉ Foscolo perchΓ© antico, piΓΉ Leopardi perchΓ© misogino (un po' lo era), piΓΉ Dante perchΓ© "chi se li fila i medievali", la cultura che cos'Γ¨?
Quando leggo un'antologia di poesia contemporanea, e mi emoziono, mi emoziona anche vedere dove stanno risuonando dei versi evidentemente dannunziani, o montaliani, e che il poeta contemporaneo ventenne evidentemente conosce...

Il problema Γ¨ che il livellamento al ribasso. Chi vuole studiare deve poter accedere a una scuola eccellente, libera e aperta, dove perΓ² si studia davvero e non si danno succedanei e scorciatoie, come inutili mappe concettuali e video su youtube...

Chi non ha questa passione ha diritto a percorsi professionali di qualitΓ , riabilitando tutte le scuole tecniche, e togliendole dallo stato di "minoritΓ " in cui si trovano
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

@bbacc @brokenlink @unknow

Imparare a memoria "I sepolcri" mi pare meno utile che fare un'analisi parallela tra Jacopo Ortis e il giovane Werther, per esempio, che sono due opere molto simili.
PerΓ² Goethe era tedesco e non va studiato.
E della traduzione di Viaggio Sentimentale di Sterne fatta da Foscolo, ne vorremmo parlare?
Ma no, impariamo a memoria I sepolcri…
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

@bbacc @brokenlink @unknow

L'unico scopo che ho trovato nelle poesie che mi hanno fatto imparare a memoria Γ¨ che possono essere usate come password.

Per il resto hanno solo contribuito a farmi stare abbastanza sui coglioni un certo modo di fare poesia.

E in quanto a esercitare la memoria negli anni '80 ricordavo tutte le chiamate al BIOS dell'Apple II, che non sono neppure in rima.
Unknown parent

Aaron Winston Smith
@bbacc @brokenlink @unknow posso dire che avete rotto i genitali? Oggi alle medie si studia piΓΉ che al liceo 30 anni fa e i ragazzi sommersi di compiti a casa non hanno tempo per sviluppare alcun altro interesse che non sia indicato dalla scuola , e neanche di sviluppare forme di socialitΓ  spontanee. Li preparano a essere gli schiavi del domani non lasciandogli il tempo di pensare per i fatti propri. Se a questo aggiungi l:ansia da prestazione che inizia a venire sviluppata dall'asilo, resta un mistero come gli adolescenti non si suicidino in massa. Poi dici perchΓ© i ragazzi si drogano.
in reply to Aaron Winston Smith

@aaronwinstonsmith @bbacc @brokenlink @unknow questa cosa della mancanza di forme di socialitΓ  spontanee Γ¨ brutta, tutte le attivitΓ , tipo che so, nuoto, musica, sempre in ambienti "sicuri", controllati, con degli adulti tra i piedi...
in reply to d10c4n3

@d10c4n3
Ne parlavo tempo fa con un'amica. Noi avevamo dei momenti in cui stavamo solo tra noi, gli adulti non c'erano.
Oggi mi sembra che queste occasioni siano sempre piΓΉ rare
Si inibisce lo slancio esplorativo. Inoltre, influisce sicuramente sull'autostima e sul senso di autoefficacia

Per questo hanno problemi di ansia.. Il prof., le regole, non sono piΓΉ all'estero, ma completamente interiorizzate, per una riduzione degli ambienti di libertΓ . Scusate la supercazzola

@aaronwinstonsmith @neurob @brokenlink @unknow
in reply to BB

@bbacc @d10c4n3 @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow

In una scuola dove insegnavo hanno vietato l'interazione fra classi diverse durante la pausa per motivi di "sicurezza".

Pausa di 20 minuti con 2 sorveglianti per ogni sezione.

Vietato anche qualsiasi tipo di palla, anche di spugna.

:\
Unknown parent

Oloturia
@bbacc @d10c4n3 @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow

No Γ¨ la nuova dirigente che ha delle paranoie strane. Ha anche fatto togliere i trofei dalle mensole perchΓ© "potrebbero cadere in testa a qualcuno".

Quindi hanno tolto trofei di corse campestri che erano lì dal 1975.
Unknown parent

Oloturia
@bbacc @d10c4n3 @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow

In un'altra scuola un ragazzo scivolΓ² giocando a basket durante un campo estivo e si ruppe il braccio.

L'assicurazione pagΓ² e dopo due giorni l'abbiamo visto tornare con il gesso.
in reply to Oloturia

@oloturia @bbacc @d10c4n3 @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow
Che orrore, che messaggio si dΓ  agli studenti?
Così si abituano fin da giovani ad essere divisi e controllati.
Mi fa pensare anche alla stupidaggine che non possono lasciare la scuola se non con i genitori.
Unknown parent

@bbacc @oloturia @d10c4n3 @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow

Mia madre aveva messo un brutto voto a un suo alunno, e si Γ¨ trovata, scritta con la chiave sull'automobile, la seguente scritta: "TI AMMAZZIAMO LA FAMIGLIA"
in reply to fucsia (lei) :blobcatboo:

@fucsia @oloturia @bbacc @d10c4n3 @aaronwinstonsmith @unknow vorrei un attimo tornare però su quello che a mio avviso è l'aspetto fondamentale da cui era partita sta discussione: cioè che oggi la scuola fa fatica (più di prima secondo me) a insegnare e a allenare i ragazzi al ragionamento (lasciamo perdere per ora lo spirito critico su cui non brillava neanche prima). I programmi secondo me sono un aspetto importante ma secondario (e sono d'accordo che vadano svecchiati e che non si possano insegnare SOLO i classici così come non si può pensare che ci si fermi alla 2° guerra mondiale e non si sappia cosa sia successo negli ultimi 70 anni in Italia e nel mondo. era anacronistico negli anni '90 figuriamoci nel 2023). E sono d'accordo che non è un problema solo delle nuove generazioni ma che ci sia un forte analfabetismo ->
in reply to broken://link

@fucsia @oloturia @bbacc @d10c4n3 @aaronwinstonsmith @unknow di ritorno tra i 40/50/60enni (e mi ci metto anch'io che leggo sempre meno libri e faccio fatica a leggere testi lunghi quando sono online e perdo la concentrazione subito per cui leggo 2 righe poi scrollo avanti leggo altre 2 righe ecc. fortunatamente non mi succede ancora con la carta stampata). perΓ² diciamo che me lo aspetto ancor meno da ragazzi che vanno ancora a scuola di non saper comprendere un testo. sento per esperienza indiretta di gente a un passo dalla laurea che non sa indicare su una cartina dell'Europa dov'Γ¨ la Grecia (gente che vive come me in Puglia che se ti affacci dalla finestra la vedi la Grecia) o di tesi di laurea piene di frasi senza senso logico e sintattico (per non parlare degli errori grammaticali da scuola elementare ->
in reply to Aaron Winston Smith

@aaronwinstonsmith @bbacc @brokenlink @unknow

Non so a che scuola fai riferimento, quelle in cui ho insegnato io, e anche vedendo i ragazzi che seguo di pomeriggio, lasciavano una quantitΓ  risibile di compiti, pochissime cose e anche banali, solo che i ragazzi impiegavano 5 ore perchΓ© non sapevano nΓ© leggere nΓ© studiare.

Sulle bocciature, se un ragazzo non puΓ² passare all'anno successivo gli si fa piΓΉ danno. Io ho ripetuto due volte lo stesso anno di tedesco all'universitΓ , e meno male, perchΓ© almeno il tedesco un po' lo so.

La smettessero i genitori di riempire i ragazzi di mille impegni pomeridiani, li smettessero di trattarli da automi, e se i ragazzi dovessero fare solo i compiti avrebbero tutto il tempo per svagarsi. O magari potrebbero studiare assieme, perchΓ© no?
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

Ma perchΓ© un impegno extrascolastico dovrebbe essere secondario?
Cioè perché lo sport o la musica sono meno importanti di Foscolo e Parini? È una scelta arbitraria.

Inoltre, non puoi paragonare il ripete un anno intero di superiori con il ripetere un corso all'uni, perchΓ© le conseguenze sono estremamente diverse

Sono d'accordo sull'ultima parte. Se i ragazzi fossero lasciati piΓΉ liberi di sperimentare e responsabilizzarsi sarebbe meglio per tutti.

Io ho un'amica che fa le mappe concettuali alla figlia. PerchΓ© lasciarle fare a lei sarebbe troppo educativo? Boh

@aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow
in reply to broken://link

@fucsia @oloturia @bbacc @d10c4n3 @aaronwinstonsmith @unknow tipo è senza accento, ho senz'acca ecc). e non sono casi isolati. gente che pensa male e quindi scrive male e comunica male. e penso: ok qui c'è un problema a monte che parte dalle scuole medie e superiori. penso che prima (ma non sono un addetto ai lavori e non ho figli che vanno a scuola ma dico la mia su quello che vedo/sento/leggo come tutti qui) ci fosse più attenzione alle capacità di apprendimento degli studenti (e secondo me la trasformazione aziendalista della scuola degli ultimi decenni ha peggiorato la situazione. cioè io ti insegno SOLO quello che serve per il lavoro di domani). sono d'accordo anche con chi diceva che i ragazzi oggi probabilmente sono più caricati di noi di compiti a casa e attività inutili. penso anche che la tecnologia ->
in reply to BB

@bbacc @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow eeee... Entro a gamba tesa con la mia proverbiale grazia.
I compiti a casa sono una grande stronzata, sempre, in particolare alla primaria. Li fanno solo lΙ™ bambinΙ™ che vanno comunque bene a scuola o che sono seguitΙ™ dalla famiglia (o da associazioni contro la dispersione scolastica come la mia) e privano di tempo per socializzare, giocare e annoiarsi.
Tra i 6 e gli 11 la prioritΓ  Γ¨ accedere al mondo e acquisire autonomia e, mi spiace per lΙ™ docenti nel thread che si offenderanno tantissimo, se non riuscite a insegnar loro la tabellina nelle ore scolastiche, non la imparano certo a casa.
Ma questo si diceva giΓ  60 anni fa, invano a quanto pare. Uscite dalle aule, scendete dalla cattedra

reshared this

in reply to Rolery

@rolery @bbacc @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow
e se proprio dovrebbero avere una durata limite, dopo la quale l* student* puΓ², ma non deve, smettere di lavorarci. Altrimenti ogni insegnante dice "ma cosa vuoi che sia un'oretta" e ti ritrovi con 4 ore di compiti
in reply to broken://link

@fucsia @oloturia @bbacc @d10c4n3 @aaronwinstonsmith @unknow abbia avuto un peso importante nelle difficoltΓ  di concentrazione e nella perdita di senso dell'apprendimento dei ragazzi (o almeno io avessi 15 anni mi chiederei perchΓ© devo imparare tutte ste cose se posso cacciare il telefono in qualsiasi momento fare una ricerca e trovare quello che mi serve). e penso anche che gli smartphone e i social e l'avere un flusso continuo di informazioni e opinioni su qualsiasi argomento sulle quali dire in ogni momento la nostra abbia avuto un ruolo importante nell'esasperare un modo nevrotico di rapportarsi con gli altri e che ci ha fatto perdere il senso delle proporzioni (con adulti piΓΉ nevrotici e ansiosi dei figli e che minacciano gli insegnanti per un brutto voto). scusate il pippone lungo lungo lungo. ora mi taccio :)
in reply to Rolery

@rolery @bbacc @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow

Io non capisco questa demonizzazione dello studio individuale a casa. Sicuramente nell'attuale versione (anche io lavoro in associazioni contro la dispersione scolastica) sono cose inutili, inutili pappardelle di roba sconnessa, lasciata piΓΉ per far numero. Ma se, in quarta elementare, dopo che la maestra mi aveva spiegato "Il passero solitario" di Leopardi, dopo avercela recitata, dopo averla recitata insieme e analizzata, mi chiede "imparatela a memoria per la prossima volta" non vedo dove sia lo scandalo. Idem per la scrittura. Gli esercizi sul quaderno vanno fatti quotidianamente, non bastano le ore che il bambino passa a scuola.

/Continua
in reply to broken://link

@brokenlink trovo interessanti le sue osservazioni. Io all'universitΓ  ho fatto esami a una ragazza a un passo dalla laurea che alla domanda "Mi scusi ma dov'Γ¨ Cuba?" Mi ha risposto "Vicino alla Bulgaria, in Asia". Che un ragazzo di liceo non sappia dov'Γ¨ Cuba Γ¨ grave, e continuo a dire che se non sai indicare con il dito i paesi sulla cartina forse non dovevi proprio arrivarci al liceo, ma ripetere l'anno finchΓ© non imparavi dove stanno i paesi. Dai, non dobbiamo essere indulgenti con lo sfacelo, questi saranno i padroni e i dirigenti di domani.

@fucsia @oloturia @bbacc @d10c4n3 @aaronwinstonsmith @unknow
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

@Robo

come giΓ  han detto altri: se ripeti un corso all'universitΓ  hai un'opportunitΓ  in piΓΉ per imparare cose, se ripeti un'anno nella scuola dell'obbligo perdi tutto il tuo ambiente sociale (soprattutto se sei in una scuola dove non ci si puΓ² incontrare con gli studenti delle altre classi neanche nell'intervallo) e come risultato hai un'anno in cui per metΓ  del tempo ti annoi perchΓ© stai facendo cose che giΓ  hai fatto e sai, e ti passa del tutto la voglia di fare attenzione anche all'altra metΓ  del tempo.
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

@rolery @bbacc @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow

Che poi i "docenti" non riescano a insegnare Γ¨ un'altra cosa, ma sfido i "non docenti" a insegnare qualcosa quando tutti i ragazzi hanno tutti le cuffie blutut sotto il cappuccio mentre ascoltano video di tiktok.

Nel liceo dove ho insegnato mi facevo in quattro per farli interessare alla mia materia, la piΓΉ noiosa di tutte (la filosofia), pensavo a letture integrative, laboratori, percorsi multidisciplinari con l'arte e la musica, ma poi tutto cade: "Prof, ma come tre pagine per la prossima volta? non ce la facciamo, sono troppe" oppure "Ma prof, ma io seguo un account di TikTok di Filosofia e dice le stesse cose".

E comunque quando finivo i compiti andavo lo stesso a giocare, mi facevo bullizzare dai ragazzini del vicolo e mi divertivo lo stesso.
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

mi pare che fai tanta confusione. Parli di quarta elementare e poi di ragazzinΙ™ del liceo con le cuffie e tiktok. Non Γ¨ la stessa cosa. E per me se le ore a scuola non sono sufficienti vuol dire che non si usa bene il tempo. Ma la scuola non puΓ² e non deve occupare il tempo libero dellΙ™ bambinΙ™.
Sull'imparare le poesie a memoria ti dico che se hai lavorato in un doposcuola ti sarai reso conto di quanto poco sia pronto il programma didattico nazionale nei confronti di quellΙ™ bambinΙ™ che a vario titolo hanno difficoltΓ  nell'apprendimento e per lΙ™ qualΙ™ non ci vorrebbe sostegno o recupero, ma un programma piΓΉ inclusivo, uguale per tuttΙ™ @bbacc @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow
in reply to Rolery

@rolery @bbacc @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow

Hai ragione, distinguiamo i piani.
Per le elementari ritengo sia comunque importante lo studio a casa (1 o 2 ore dopo pranzo sono così lesive della libertà del bambino?) Certo, se deve essere anche bravissimo in palestra, al corso di fagotto, a ginnastica artistica etc. forse sono i genitori che dovrebbero smetterla di vessare il figlio, e non la scuola. Oppure si può pensare a far stare il bambino a scuola anche il pomeriggio fino alle 17. Così esce da scuola e non dovrà mai studiare a casa, ma il momento di studio individuale l'ha già affrontato a scuola.

\continua
Unknown parent

Prof. Ciccillo
@bbacc @fucsia @rolery @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow Γ¨ impossibile in qualsiasi materia che si possa apprendere senza studiare anche a casa perΓ² nessuno quasi prova piacere nello studio, nemmeno i miei di musica che lo fanno volontariamente, pensano in genere a cavarsela in qualche modo per prendere il titolo, non capiscono che la conoscenza genera libertΓ 
in reply to Prof. Ciccillo

@ciccillo @bbacc @fucsia @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow occhei, tutto bello, ma dimenticate alcuni dettagli. Intanto che bisogna distinguere tra scuola dell'obbligo e scelta formativa. Io ho insegnato per dodici anni all'università e quando qualcunə faceva casino in classe o veniva agli esami impreparato, lə mandavo via, nessunə ti obbliga a studiare, lì.
Alla primaria parliamo della formazione dell'individuo, un altro paio di maniche eh.
GiΓ  nella scuola di II grado entrano in gioco altri fattori, non ultimo la provenienza sociale, che incide tantissimo sulla capacitΓ  di studiare a casa, ma ovviamente alla scuola di questo non frega una ceppa
in reply to Elena ``of Valhalla''

@valhalla puoi anche fare altro e non Leopardi, a me facevano fare Leopardi perchΓ© Γ¨ un nell'incontro con la lingua italiana. Ma puoi anche fare Leopardi, o anche i canti anarchici, penso che almeno sia importante che i testi siano significativi storicamente e letterariamente.
in reply to Rolery

@rolery proprio per questo la scuola potrebbe essere un'argine alla bruttura di una vita svantaggiata, un luogo dove non contano differenze di classe e sociali, e dove l'unico confronto Γ¨ con te stesso e con gli altri. Lo dico sempre ai miei ragazzi, che con la cultura e lo studio possono quantomeno mettere una barriera tra di loro e le ingiustizie che la vita mette davanti, e che nessuno chiederΓ  mai "quanto produci" se analizziamo assieme un testo di Pascoli.

Allora perchΓ© non aprire le scuole anche il pomeriggio? Lo sostengo da anni, per ogni grado. Andrebbe a vantaggio degli studenti e anche dei docenti, potrebbero seguire meglio i ragazzi e fare tante attivitΓ  oltre alla lezione frontale.
@ciccillo @bbacc @fucsia @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow
in reply to Rolery

@rolery @ciccillo @bbacc @fucsia @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow

Nella mia classe c'erano ragazzi che venivano vessati da altri insegnanti perchΓ© "asini". Ma dopo qualche settimana di essere entrato in sintonia con loro, aver valorizzato quello che potevano fare e raggiungere, dedicando extra-tempo ed extra-fatica, sono riuscito a portarli a un buon voto, tanto che quando sono andato via loro avrebbero davvero voluto che restassi. Ma non ho fatto loro sconti, non ho detto loro "niente libro , studiati le slide". Anzi il metterli SULLO STESSO PIANO dei bravi, mi ha permesso di non farli sentire "scarsi", perchΓ© scarsi non erano. E io non sono mai stato uno largo di voti, e sono sempre stato abbastanza severo.

Se alcuni docenti sono capre non possiamo perΓ² buttare tutto a mare.
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

@rolery @bbacc @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow

Per le superiori il discorso è diverso in parte, perché spesso i ragazzi si organizzano i compiti autonomamente (spesso lasciando tutto alla fine prima dell' interrogazione e impazzendo), però oggettivamente si fanno tante, troppe materie. Come si può pensare da un lato fare tutto bene in classe? E come si può pensare che il ragazzo possa fare SEI MATERIE per volta? Forse meglio ridurre le materie a parità di ore. Magari faccio più greco in classe, e ho il tempo di tradurre a casa senza dovermi fare anche diritto, economia, educazione alla cittadinanza e costituzione, fisica come allo scientifico etc (sì, parlo di me).
Meno materie e paritΓ  di ore. Mi sembra una cosa fattibilissima. Meno compiti e quelli che ci sono saranno piΓΉ tarati su quanto giΓ  fatto.
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

@rolery @bbacc @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow

Infine sui programmi nazionali non mi pronuncio, sono volgari e risibili. E quando sono "inclusivi" sono tarati verso il basso, danneggiando anche i bravi.

Poi i ragazzi con DSA spesso non lo sono a monte, ma a valle. Se Γ¨ da quando hanno 10 anni che hanno smesso di scrivere a mano, o non hanno mai fatto un tema libero, o non sanno nemmeno cercare una parola sul dizionario perchΓ© tanto cercano su google, di cosa stiamo parlando?
Grazie che hanno difficoltΓ  d'apprendimento, e invece di venir loro incontro e di potenziare le loro qualitΓ  gli si fa sconti su sconti a partire da programmi giΓ  di per sΓ© risibili...
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

ma di che ordine e grado stiamo parlando? PerchΓ© io parlo di primaria. Al liceo certo che devi trattare tuttΙ™ allo stesso modo, ma anche essere consapevole che ci sono ragazzΙ™ che il pomeriggio aiutano i genitori a lavorare o badano a fratelli e sorelle. Ma certo questo non succede al liceo. DellΙ™ tantΙ™ bimbΙ™ anche brillanti che ho conosciuto al doposcuola, solo lΙ™ bianchΙ™ borghesi vanno al liceo. Non Γ¨ questione di insegnanti capre per me, ma di struttura della societΓ , perchΓ© la scuola Γ¨ un riflesso dei valori e del sistema sociale del paese.
Non c'Γ¨ niente da fare, sempre alle barricate bisogna andare :blobcatflip: @ciccillo @bbacc @fucsia @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

@rolery lo stesso metodo uso per il doposcuola. Ho avuto ragazzini che nemmeno entravano piΓΉ in classe, ma dopo tanto lavoro (pagato pochissimo) e tante lezioni sono riuscito a farli finalmente studiare, in autonomia, senza me che li seguivo continuamente. Quando si scocciavano di leggere li riprendevo, e serviva un po' di severitΓ , facevamo esercizi di comprensione del testo, e lezioni anche di tre ore di fila. Ma alla fine riuscivamo a recuperarli.
Il tutto con un'educazione "tradizionale", ma solo con tanto amore e dedizione. @ciccillo @bbacc @fucsia @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow
in reply to Rolery

@rolery
Da docente ero al liceo, al doposcuola seguo ragazzi di medie, principalmente. E ci sono davvero dei ragazzi bravi e brillanti, e mi piange l'animo a vederli sviliti da docenti inutili e programmi grotteschi. Da noi borghesi non ce ne stanno, che Γ¨ un doposcuola popolare, e sono pochi se non nulli i ragazzi che vanno al liceo. Che poi sono proprio i ragazzini a trarre vantaggio, nella mia esperienze, di una cultura piΓΉ strutturata, spesso riescono meglio e recuperano in fretta, rispetto a quell'obbrobrio di compiti differenziati del PDP dei DSA...

Comunque sì, dobbiamo andare alle barricate.
@ciccillo @bbacc @fucsia @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

@valhalla

Proemesso che ho fatto le scuola negli anni settanta e ottanta, a casa ho sempre studiato pochissimo. Ho letto molto ma ho sempre odiato quello che a scuola mi chiedevano di leggere, finchΓ© ho cominciato a leggere i libri che dovevamo studiare tutti in una volta ( L' Odissea , o i promessi Sposi o Umberto Eco al liceo). Di certo non sarΓ² mai uno scrittore :-) Ma diciamo che nella vita me la sono cavata
in reply to dibek

@valhalla forse il paradosso Γ¨ che diventano insegnanti le persone che hanno meno difficoltΓ  ad imparare. Mi viene in mente che molti servizi di volntariato/linee amiche funzionano perchΓ© lΙ™ operatorΙ™ hanno avuto una esperienza personale simile. Magari potrebbe essere utile avere insegnanti autisticΙ™ per capire veramente chi ha difficoltΓ  di apprendimento. Persinalmente non ho mai imparato nessuna poesia a parte le prime due righe ad esempio ;-)
Unknown parent

rag. Gustavino Bevilacqua
@LaVi @bbacc @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow

In "Il gioco delle perle di vetro" si parlava di uno di questa specie di monaci della Castalia che aveva passato decenni a fare un lavoro a prima vista totalmente inutile (ora non ricordo cosa, leggetevi il libro) ma nessuna persona aveva trovato da obiettare.

La rivoluzione che voglio io non Γ¨ quella "lavoro per tutti", ma "possibilitΓ  per tutti di fare ciΓ² che vogliono anche se pare inutile".
in reply to rag. Gustavino Bevilacqua

quando spolveri tipo Il Lonfo di Fosco Maraini (che comunque Γ¨ un poeta piΓΉ moderno di tanti altri citati nel thread), sicuro te ne vengono fuori di password... roba che sicuro il dizionario degli aceri non hanno :02smug:

@neurob @bbacc @brokenlink @unknow
in reply to Rolery

@Rolery @Aaron Winston Smith @fucsia (lei) :blobcatboo: @Unknow @BB @Robo @broken://link @LaFede @CICCILLO

questo mi pare abbastanza ovvio: al liceo classico ci sono solo due tipi di persone: figli della X bene, e figli di insegnanti (anche se non tutti gli insegnanti ovviamente sono fricchettoni).

(sì, parlo per esperienza personale)
Unknown parent

Aaron Winston Smith
@LaVi @bbacc @brokenlink @unknow no mbare non e' solo una tua opinione, se vedo come siamo venuti su noi gen Y e le generazioni dopo mi pare evidente che quello che dici tu e' sacrosanto e che il sistema di vita di bambini e adolescenti genera persone insicure e piene di problemi. Piuttosto che fare i confronti con quanto era figa la scuola negli anni 90 dovremmo invece imparare dagli errori
Unknown parent

rag. Gustavino Bevilacqua
@LaVi @bbacc @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow

CV: "So pensare. So aspettare. So digiunare".

Se avessi un'azienda e una persona mi presentasse un CV simile sarebbe assunta immediatamente.
in reply to Rolery

@rolery @ciccillo @bbacc @fucsia @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow
Same me
(Il primo liceo classico istituito in Italia)
Ho faticato talmente tanto al ginnasio che poi manco il parto m'ha spaventato✨️
in reply to Aaron Winston Smith

@aaronwinstonsmith @LaVi @bbacc @unknow su sto riferimento agli anni 90 mi sento tirato in causa visto che ne ho parlato io. Non ho mai detto che all'epoca la scuola era figa. Andavo bene ma litigavo un giorno sì e l'altro pure coi professori se proprio ci tieni a saperlo. Dico solo che secondo me tutti i tagli fatti negli ultimi 30 anni + non so più quante riforme una per ogni governo che è salito e una peggio dell'altra hanno peggiorato la situazione. Si può dire o pare che faccio l'elegia della "scuola borghese e gentiliana" (tanto per fare una citazione)?
Unknown parent

d10c4n3
@ciccillo @rolery @valhalla @aaronwinstonsmith @fucsia @unknow @bbacc @brokenlink @Federica lo scientifico, bè, era sempre meglio di lavorare, ma quando ho visto i compiti a casa dell'artistico, una mia amica aveva rovesciato una pizza su un foglio da disegno, altro che fisica, e ho capito che avevo fatto la cazzata
in reply to Rolery

@rolery @ciccillo @bbacc @fucsia @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow una insegnante fricchettona che ci vedeva lungo mi fece sentire meno sola in un momento difficile, non credo che consolare una ragazzina povera in una scuola di figli di professionisti rientrasse nei programmi ministeriali πŸ©·πŸ’›
Unknown parent

Il Gufo.
@rolery @bbacc @aaronwinstonsmith @brokenlink @unknow

(Comunque sia, Eleuthera non delude mai).
in reply to π•·π–šπ–‰π–œπ–Žπ–Œ π•Ώπ–†π–•π–‹π–Šπ–—π–’π–†π–“π–“

Ho letto il thread, bello incasinato πŸ˜… e mi permetto di entrare anch'io nel discorso perchΓ© certi temi m'avevano parecchio appassionato qualche anno fa quando stavo facendo il corso intensivo per educatore socio-pedagogico all'universitΓ . Non era mia intenzione partecipare a questo dibattito, scusate. Volevo solo consigliarvi questo libro che ripercorre un bel pΓ² di cose legate alla scuola da un punto di vista libertario e che in questa discussione, secondo me, ci sta.
in reply to dibek

@dibek capisco che rischio di ramificare troppo il thread ma te che sei uomo di cultura cosa ne pensi del fatto che si studia poco o nulla al liceo, con l’approccio di Umberto eco opere pop? Io penso che se al liceo si facesse una analisi del testo seria e non buttata in vacca di boh, Fedez o Baby Gang sarebbe parecchio interessante per i ragazzi e pure utili per essere piΓΉ consapevoli @valhalla
in reply to Samuele

@surveyor3

Penso che l'analisi del testo di opere contemporanee sia un'ottima cosa, permette di contestualizzare gli strumenti culturali. Certo perΓ² ciΓ² non vuol dire trascurare lo studio storico del passato, solo "semiotica contemporanea" non Γ¨ sufficiente.

@dibek @valhalla

Questo sito utilizza cookie per riconosce gli utenti loggati e quelli che tornano a visitare. Proseguendo la navigazione su questo sito, accetti l'utilizzo di questi cookie.

⇧