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TIL: in 1846 in Lombardy the mountain provinces had a significantly higher rate of school attendance (93% for Bergamo, 87% for Como, Sondrio and Brescia) than the lowland ones (with a minimum of 50% in Mantova and Pavia).

(I'm not sure whether this is about 1 or 3 years, but either way we're talking very basic elementary schooling: reading, writing and arithmetic)

source: G. Sacchi, Relazione sullo stato dell'istruzione elementare e tecnica in Lombardia durante l'anno 1846, «Annali Universali di Statistica» 1847, vol 13, 180-196, quoted in a 1979 article that I'm too lazy to properly quote O:-)

in reply to Elena ``of Valhalla''

TIL: nel 1846 in Lombardia le province montane avevano un tasso di scolarizzazione (93% Bergamo, 87% Como, Sondrio and Brescia) molto più alto di quelle della pianura (con un minimo di 50% a Mantova e Pavia).

(non sono sicura se si stia parlando di 1 o 3 anni, ma in ogni caso istruzione elementare di base, lettura, scrittura, far di conto)

fonte: G. Sacchi, Relazione sullo stato dell'istruzione elementare e tecnica in Lombardia durante l'anno 1846, «Annali Universali di Statistica» 1847, vol 13, 180-196, citato in un articolo del 1979 che sono troppo pigra per citare come si deve O:-)

in reply to rag. Gustavino Bevilacqua

@rag. Gustavino Bevilacqua l'articolo del 1979 suggerisce che un motivo fosse che i contadini delle province di montagna fossero anche proprietari delle (poche, insufficienti) terre che coltivavano, e quindi col diritto di partecipare alle assemblee comunali (che tra le altre cose decidevano la disponibilità di istruzione)

un altro fattore suggerito era la vicinanza delle zone di commercio (che dalle alpi doveva passare) e industria

in reply to Elena ``of Valhalla''

Su un sito ticinese c'era un bel PDF di Letizia Fontana del 2011 dal titolo "Il processo di alfabetizzazione e scolarizzazione in Ticino tra Cinquecento e fine Ottocento", ma è sparito :blobsad:

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