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https://gliasinirivista.org/a-scuola-da-google/
"Ad esempio il Politecnico di Torino, invece di affidare studenti e docenti ai BigTech selezionati dal Ministero, ha deciso di potenziare le proprie infrastrutture informatiche dedicando sei server a un cluster oVirt di 50 macchine virtuali su cui installare Big Blue Button. ..." 1/
@Shamar #
in reply to Roberto Resoli

"... Con questo stack completamente open source, ha permesso a oltre 2mila docenti di erogare 800 corsi per oltre 30mila studenti, basandosi solo su risorse e competenze interne. Il tutto con un costo annuale di meno di 80 centesimi a studente e un risparmio previsto rispetto alle offerte cloud di oltre un milione di euro in 5 anni." 2/ (segue)
@Shamar #
in reply to Roberto Resoli

"... Analogamente, già durante il primo lockdown il consorzio universitario Garr ha potuto offrire gratuitamente alla cittadinanza il sistema di videoconferenza Jitsi Meet, installandolo sulla propria infrastruttura cloud federata, realizzata esclusivamente con software open source." 3/ (segue)
@Shamar #
in reply to Roberto Resoli

"Queste esperienze hanno dimostrato che laddove si investa nelle competenze, gestire autonomamente le proprie infrastrutture informatiche non è solo possibile, ma più economico che affidarle ad aziende multinazionali." 3/ (continua su https://gliasinirivista.org/a-scuola-da-google/)
@Shamar #

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in reply to Roberto Resoli

Tecnicamente facile, di fatto impossibile. Ogni scuola o rete di scuole dovrebbe e avere un server, un tecnico e la consapevolezza epistemologica e politica della necessità di adottare strumenti alternativi alla principale piattaforma in uso. E se è il ministero a proporti gsuite o msteams è difficile obiettare qualcosa sul locale. Il capovolgimento di paradigma è necessario a monte...
@Shamar
in reply to MisterTi

il polito aveva già proposto in sede istituzionale un progetto per l'estensione a livello nazionale; sul modello di https://fare.polito.it/
in reply to Roberto Resoli

Bene, solo che la tendenza è a lasciar perdere, complice il continuo taglio di risorse. Anche chi ad esempio per lavoro fornisce strumenti informatici alla PA, struttura quasi pubblica, al suo interno va da teams ad Aruba...
@Shamar
in reply to MisterTi

proprio per il continuo taglio di risorse le competenze interne sono preziose: spesso riescono ad ottenere risultati migliori spendendo meno delle soluzioni dei "grandi fornitori" @rresoli @Shamar
in reply to MisterTi

che più o meno è quello che fanno con le scuole di lingua italiana di bolzano: esiste una rete di scuole (per la scuola singola un tecnico dedicato sarebbe in effetti insostenibile come costi) che gestisce server (uno per scuola per certe cose, comuni per altre) senza usare gsuites, msteams o simili.

è vero, non è una cosa partita dal basso (singolo docente), ma neanche dall'alto (ministero), e politicamente non hanno per niente vita facile, ma tecnicamente funziona.
in reply to Elena ``of Valhalla''

Molto interessante. Probabilmente se queste esperienze fossero condivise tra docenti, animatori e team digitali, anche con iniziative formative autogestite, aumenterebbero i casi e di conseguenza la pressione. ad esempio, un progetto come # applicato alle scuole che usano gsuite, moduli x genitori x negare consenso, sarebbe possibile? Io ricordo che alla fine il # aveva dato OK a gsuite...
@Shamar @rresoli
in reply to MisterTi

se siete interessati ai temi dell'informatica ecologica che arricchisce tutta la società e non solo poche aziende segnalo un volume in uscita di Altreconomia: "Ecologia Digitale", al quale ho contribuito parlando del consumo critico di tecnologie e delle opportunità offerte dal del fediverso.

https://altreconomia.it/prodotto/ecologia-digitale/
in reply to Elena ``of Valhalla''

Elena sarebbe davvero un piacere se volessi condividere queste informazioni sulla Provincia di Bolzano con noi, sia gli aspetti positivi sia i problemi politici che hanno avuto.

Se ti fa piacere, ti aspettiamo sulla nostra chat Matrix #.

Abbiamo anche un bridge verso Telegram, se preferisci... ma come certamente saprai non si tratta di software libero ed è un sistema centralizzato.
Questa voce è stata modificata (1 anno fa)
in reply to Monitora PA

Io non son su matrix (preferisco xmpp, sorry), e men che meno telegram, però ogni tanto dal fediverso passa @Paolo Dongilli che se ne occupa in prima persona e sto sentendo se riesce a parlarvene lui
in reply to Paolo Dongilli

Con molto interesse seguo, sia per le implicazioni tecniche che per quelle politiche. C'è il tempo necessario per arrivare a settembre con un "manifesto" per un digitale "etico" nelle scuole...
@valhalla @paolo @Shamar @rresoli @paoloredaelli @monitorapa
in reply to MisterTi

Riprendo questo thread per condividere che, con un collega insegnante, stiamo iniziando a organizzare un momento di formazione per tutt3 coloro interessat3 a buttare GSuite e simili fuori dalle scuole. Aperto a singol3, sindacati, associazioni, organizzazioni politiche interessate a sostenere la cosa. Scriverò aggiornamenti, ovviamente ogni contributo anche in fase preparatoria è il benvenuto!

Monitora PA reshared this.

in reply to MisterTi

Se in qualche modo MonitoraPA può aiutarvi, chiedete e vi sarà dato.¹

Peraltro, se vuoi condividere questa iniziativa sul nostro canale Matrix (o anche solo via Telegram) sarete i benvenuti.

@Roberto Resoli puo anche indicarti come accedere via XMMP, se preferisci (anche se ci sono ancora dei glitch, se ho capito bene)
____
¹ quanto meno, faremo del nostro meglio...
in reply to Monitora PA

Appena finisco di provare per bene, vi ragguaglio!
in reply to Elena ``of Valhalla''

(nel senso, anche io ci metto le mani sopra, ma dal lato prettamente tecnico, di quello che succede nella realtà a Bolzano so solo di seconda mano da quel che mi dice @Paolo Dongilli , e quindi tanto vale sentire dalla fonte :) )
in reply to Paolo Redaelli

Nel mio caso soprattutto tecnici, alcuni con implicazioni etiche.

Innanzitutto: self-hostare xmpp è *facile* e richiede risorse tutto sommato limitate. self-hostare matrix mi risulta sia più facile oggi di quanto non fosse quando ho iniziato a self-hostare xmpp, ma c'è voluto un bel po' di tempo e ancora non è allo stesso livello.
in reply to Roberto Resoli

inoltre: https://disroot.org/en/blog/matrix-closure
in reply to Roberto Resoli

... e dopo aver provato un po' matrix negli ultimi giorni (con client Element, sia desktop che Android) devo dir che concordo con: "While the Matrix protocol is also taking the user's privacy seriously, it seems like its architectural focus is directed elsewhere, valuing usability over privacy."
in reply to Roberto Resoli

Io ho cercato rapidamente un bridge matrix-xmmp da mettere su per # ma non ho trovato nulla che mi sembrasse stabile abbastanza da proporlo a
Paolo (che ci ospita sul suo server).

@valhalla @paolo @paoloredaelli @misterti @monitorapa @opavlos
in reply to Shamar

se per le stanze si usano i server di matrix.org è possibile seguire con xmpp. Ho provato a seguire la stanza su opencloud.lu ma non funziona. Forse è possibile fare una configurazione ad hoc ma non ho idea come.
in reply to Shamar

# è quello usato da matrix.org: https://github.com/matrix-org/matrix-bifrost/wiki/Address-syntax
in reply to Roberto Resoli

Vorrei farti notare che l'articolo da cui hai estratto il commento è del 2018. Il protocollo era giovine, l'E2EE non era ancora stata implementata come standard ed il client non era ancora ad un livello di usabilità che lo rendeva accessibile a tutti (mia madre lo usa senza problemi).
Può non soddisfare tutti ma almeno può soddisfare molti use cases pricipalmente rimpiazzare WA, Messenger, Slack e similari. @valhalla @Shamar @paoloredaelli @misterti @monitorapa @opavlos
in reply to Paolo Vecchi

Ma infatti per un progetto ponte come # mi sembra il punto di equilibrio ottimale.

Però un bridge # <=> # non mi dispiacerebbe, se esistesse.

Proprio per raggiungere più persone.

Anche se con quasi 300 persone in chat, già a volte ci si perde.

@rresoli @valhalla @paoloredaelli @misterti @monitorapa @opavlos
in reply to Shamar

Il problema con i bridge è che non si può fare mantenendo l'E2EE e quindi ci sarebbe un problema di confidenzialità dei messaggi. La cosa bella di matrix è che neanche io, come admin del server, posso decrittografare i messaggi in quanto le chiavi sono solo sui vostri device. @rresoli @valhalla @paoloredaelli @misterti @monitorapa @opavlos
in reply to Paolo Vecchi

Per un gruppo pubblico lo vedo come un non problema, alla fine dei conti chiunque potrebbe comunque entrare e loggare tutti i messaggi che vuole @Shamar @rresoli @valhalla @paoloredaelli @misterti @monitorapa @opavlos
in reply to Vega

Il problema sembra essere più che altro l'assenza di un bridge manutenuto e bidirezionale.

Almeno, io non l'avevo trovato.

@paolo @rresoli @valhalla @paoloredaelli @misterti @monitorapa @opavlos
in reply to Paolo Vecchi

non è la cosa bella di matrix, è la cosa bella di e2ee, se implementata correttamente. Come fa Matrix (mi fido, non conoscendo) e come fa OMEMO, il porting di double ratchet (o axolotl, che dir si voglia) nel mondo XMPP.
in reply to Paolo Vecchi

la stanza attuale del progetto non mi sembra sia cifrata
in reply to Mario Sabatino

@Mario Sabatino @Elena ``of Valhalla'' @Roberto Resoli @Paolo Vecchi @MisterTi @Shamar @Paolo Redaelli @Monitora PA

se state parlando della stanza #, no, non c'è crittografia E2E abilitata (perlomeno attualmente).

In teoria, comunque, dovrebbe essere sufficiente questo piccolo "hack" per accedere alle stanze Matrix tramite XMPP, ovvero joinare l'indirizzo della stanza Matrix desiderata, ma in questo formato:

#

Il "@matrix.org" finale ci va a prescindere, anche se l'indirizzo originale della stanza in quesitone fa riferiferimento a un server differente da matrix.org.
Nel caso della stanza di MonitoraPA, quindi, in teoria dovrebbe funzionare con questo indirizzo:

#

Tramite il vostro client XMPP quindi in teoria dovrebbe bastare collegarsi a quell'indirizzo.

Se non ricordo male però, la presenza di lettere maiuscole nell'indirizzo nativo della stanza Matrix a volte potrebbe generare problemi che impediscono l'accesso da XMPP (non so per quale motivo, sinceramente).
Dato che nell'indirizzo Matrix nativo della stanza MonitoraPA ci sono le maiuscole, se il "trucchetto" che ho spiegato prima non dovesse funzionare, gli admin della stanza Matrix dovrebbero provare ad aggiungere un indirizzo secondario alla stanza di MonitoraPA, che non contenga lettere maiuscole (intendo proprio su Matrix, nelle impostazioni della stanza.) Teoricamente come indirizzo secondario dovrebbe andare bene:

#

e a questo punto ovviamente da XMPP bisognerà joinare:

#

PS: se avete intenzione di abilitare la E2EE, l'interoperabilità con altri protocolli allora non ha più senso (perlomeno con i mezzi di cui disponiamo oggi), fa più danni che altro. My2c
in reply to Thushi

Grande @thushi!
Funziona!

Per chiunque voglia accedere, l’indirizzo XMMP della stanza è:
#[url=https://qoto.org/tags/monitora]monitora[/url]-pa#matrix.opencloud.lu@matrix.org

@valhalla @rresoli @paolo @misterti @mario @paoloredaelli @monitorapa
in reply to Shamar

fantastico! Mettere @matrix.org alla fine dell'indirizzo della stanza è appena appena controintuitivo :-D
in reply to Roberto Resoli

missà che lo schema più che altro sia #stanza#server@server_dove_c'è_il_bridge
in reply to Elena ``of Valhalla''

effettivamente hai ragione, in questo caso usiamo sempre il bridge precotto in matrix.org
in reply to Roberto Resoli

mi sa che metto su un server matrix per fare un po'di prove ;-)
in reply to Mario Sabatino

La sintassi di matrix-bifrost: https://github.com/matrix-org/matrix-bifrost/wiki/Address-syntax
in reply to Shamar

Non a volte 😃
Andrebbero realizzate più stanze tematiche senza bridge verso telegram. Ci vorrebbe un po' più di quella cosa pallosa come la netiquette. Imparare tre banalità markdown. Avere un passato di IRC, ma non si può avere tutto. 😃
in reply to 𒀭𒉎𒂂𒄷

urge una ml, o almeno un forum, per introdurre un po' di attrito.
in reply to Roberto Resoli

pollice alzato per la sana vecchia mailing list da affiancare alla chat che comunque è utile per le cose rapide
in reply to Paolo Vecchi

M sembra che si confrontino cavoli con patate, sono due protocolli con finalità diverse. Uno di fatto, per capirci tra vecchi, ha l'intento di reimplementare IRC, l'altro è più 'generico' e sprattutto estensibile by design. XMPP in potenza potrebbe sostituire tante ruote reinventate.
in reply to Paolo Vecchi

si ma si tratta comunque di bestie diverse, che probabilmente hanno focus diversi. Sul fatto che Matrix sia tutto su un altro piano (infinitamente più sano) rispetto alla messaggistica monogestore, non ci piove.
in reply to Elena ``of Valhalla''

poi mi risulta che matrix sia basato sull'idea di tenere la storia delle conversazioni sul server, xmpp è basato sull'idea di smistare le conversazioni ai destinatari corretti e basta.

Certo, i messaggi rimangono sul server qualche giorno per permettere di usarlo tra più client e di non dover essere sempre online stile IRC, ma poi è morta lì. e se uno vuole tenersi i messaggi vecchi lo fa sul suo client.

e poi missà che è meglio fermarsi, che sennò si finisce a fare un sottothread OT

Roberto Resoli reshared this.

in reply to Roberto Resoli

anche # si è fatto webbeep con #
Poi ahimè per la didattica da remoto usano # ma francamente visto il numero di utenti ed il fatto che è usabile con # lato client non me la sento di rimbrottarli.

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