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Ma le persone che si dichiarano atee, laiche, secolari, mangiapreti, ecc. e poi non fanno determinate cose "per scaramanzia" come mettono d'accordo i due lobi del cervello?
in reply to rag. Gustavino Bevilacqua

Diciamo che, solo perché potrebbe non esistere un Dio™️, non significa che non debbano esistere forze/energie su cui non abbiamo controllo.

La scaramanzia è solo un piccolo tentativo di "piegare" queste "forze" a nostro favore.

Detto questo, io mi autodefinisco agnostic* e anticlericale, e credo quasi esclusivamente nella legge dei grandi numeri, magari una persona atea darà un'altra spiegazione.

in reply to rag. Gustavino Bevilacqua

1) bella grandinata 😱

2) mettere l'auto in garage libera le strade per il passaggio di pullman, ambulanze, e mezzi pesanti, quindi sarebbe in ogni caso una buona idea

in reply to rag. Gustavino Bevilacqua

me lo chiedo sempre anch'io, e a volte l'ho anche chiesto a loro: le risposte che ho avuto sono sempre vaghe o buttate in caciara.
In fondo in fondo un substrato di "fede" ce l'hanno sempre, io per me no e quindi mi basta non averlo io. Ormai la lotta coi fantasmi mi ha pure stancato...
in reply to marcoboccaccio

@marcoboh invece di rifiutare la religione solo in spirito oppositivo, bisognerebbe fare i conti con le tracce che lascia in noi.
Se si cresce in una certa religione/cultura, essere atei/e e dichiararsi tali non significa che non abbiamo interiorizzato alcune delle sue logiche.
Meglio affrontare questa parte di sé con sincerità.
Altrimenti si rischia uno spostamento, ovvero sposto l'ansia dalle conseguenze di una volontà divina alle conseguenze di forze "soprannaturali" non definite che hanno ancora meno regole e quindi sono ancora meno prevedibili.

ho visto persone disprezzare e schernire i cattolici e poi andare praticamente in psicosi con tarocchi e stregoneria, o viversi il buddismo in modo bigottissimo.

è un tema su cui ho riflettuto molto.
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in reply to BB

è una questione personale; la spiritualità è una necessità umana, alcune persone ce l'hanno spiccata, altre per nulla, altre dipende.

L'importante per chi ne ha bisogno è seguire un percorso spirituale che fa stare bene e fa sentire in contatto con l'universo o qualcosa più grande di sé.
la scaramanzia non credo riesca a fare questo.
nei casi migliori è naturale e aiuta un po' a gestire l'ansia , nei casi peggiori è un ottimo veicolo di ideazioni paranoidi.

Insomma quello che credo io è che, per quanto sia una cosa molto lontana da me, quando è necessario sono meglio una spiritualità o religione "strutturate" con una comunità definita e regole precise piuttosto di perdersi nei meandri della follia dove l'unica cosa che protegge dal male è la maga a pagamento che toglie il malocchio.

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Questa voce è stata modificata (17 ore fa)
in reply to BB

concludo raccontando che ho conosciuto persone che si ritenevano geniali e campioni di scienza, prendevano in giro il "popolino" burioni style nel periodo della diffusione del covid, e poi credevano ciecamente e sinceramente nel malocchio ☠️

chiaramente , dato che per loro credere in dio era da stupidi e ignoranti, la loro spiritualità l'avevano fatta uscire dalla porta, ma era rientrata dalla finestra...

Questa voce è stata modificata (17 ore fa)
in reply to BB

@bbacc @marcoboh conosco atei che usano i fiori di Bach o l'omeopatia che è più o meno la stessa roba.
Io mangio le lenticchie a capodanno e il panettone a san Biagio. Sono le uniche scaramanzie irrazionali che ho mantenuto nel calderone "tradizione irrazionale"
in reply to Dún Piteog

@Dunpiteog @bbacc @marcoboh Paolo Fox! Mi piacerebbe sapere che ne pensa @cretinodicrescenzago e se magari posta gentilmente di nuovo la lista dei libri sulla magia che poi ho perso il toot. A questo discorso aggiungerei pure che oltre un certo livello pure la tecnologia è magia e che cultura a parte, la ricerca di un agente necessario per ogni evento è un tratto evolutivo sviluppato in quanto prede.
in reply to d10c4n3

@d10c4n3 @Dunpiteog @bbacc @marcoboh @cretinodicrescenzago la scaramanzia non implica necessariamente l'intervento di forze sovrannaturali, ma anche solo rapporti causa effetto che non riusciamo a comprendere.
in reply to d10c4n3

@aaronwinstonsmith @Dunpiteog @bbacc @marcoboh @cretinodicrescenzago ripensandoci, la scaramanzia viene compiuta come atto rituale per scacciare la sfortuna, è solo a posteriori che la scienza in alcuni casi scopre degli eventuali rapporti di causa-effetto.
in reply to d10c4n3

@d10c4n3 @aaronwinstonsmith @bbacc @marcoboh @cretinodicrescenzago si infatti nel mio caso è più un "faccio sta cosa che ho sempre fatto e mi è sempre andata bene" non c'è intervento esterno metafisico.

Probabilmente è più legato allo sciamanesimo che alla religione.

E poi razionalmente so benissimo che le lenticchie non mi porteranno soldi e che san Biagio non proteggerà la gola, ma è una delle robe che mantengo perché le trovo divertenti.

in reply to Dún Piteog

> la scaramanzia non implica necessariamente l'intervento di forze sovrannaturali, ma anche solo rapporti causa effetto che non riusciamo a comprendere.

non sono sicura di condividere ...probabilmente se vissuta con leggerezza è così, ma non penso che chi la vive con ansia non creda che ci sia un qualcuno o qualcosa di più grande implicato nelle conseguenze dei piccoli gesti.

ovvero, se mi metto le mutande blu passo l'esame ok, ma "se non tocco ferro la mia famiglia morirà" , mi sembra difficile che non ci sia qualche forza soprannaturale implicata

Questa voce è stata modificata (11 ore fa)
in reply to BB

@bbacc @marcoboh un po' imo stai però mischiando molte cose.
Da un lato ci sono le religioni, che delegano espressamente alcune questioni ad entità divine e che spostano alcuni piani della realtà al di fuori del percepibile.
Dall'altro sono pratiche, per lo più magiche e divinatorie, che vengono integrate nell'esistenza sensibile dell'individuo.

I due possono esistere insieme e legati, ma anche slegati, per cui ci sono religioni che negano il magico e ci sono pratiche magiche che non poggiano sul divino.
La cosa può sembrare insignificante da un pov materialista in quanto tutte e due escono dall'approccio scientifico e tangibile, ma non lo è se si considera uno spazio di dibattito più ampio.

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in reply to MDADS

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In tal senso la pratica (magica/scaramantica/divinatoria) può tranquillamente prendere una piega "laica" e diventare modo in cui una persona esternalizza parti di se ed in tal modo si conosce più a fondo o si rafforzare in momenti di incertezza, in un certo senso come quando si sfoga con lo psicologo, sebbene con un range di confronto meno ampio e più prevedibile (visto che ti dai la domanda e la risposta, senza intervento esterno).

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in reply to MDADS

Entrare in psicosi per una lettura di carte è perfettamente in linea con questa interpretazione, in quanto affrontare cose che ci pesano addosso da soli e senza adeguata cura può portare a dar di matto.
La differenza con l'entrare in psicosi per via della religione è che nella lettura di carte "laica" (per come l'ho definita sopra) la risposta dannosa te la sei data tu e quindi puoi razionalizzarla in modo positivo (magari con un confronto esterno), nella religione è sempre un'autorità esterna che da la risposta, e quindi se quell'autorità diventa "maligna" il ricevente non ha scampo se non affrancandosi da essa.
in reply to MDADS

non capisco come puoi affermare che la magia e le forze magiche non implichino un'autorità esterna...
Io non ci vedo grosse differenze comunque. c'è un modo sano e non dogmatico di viversi la religione o la magia, negli estremi non ci sono grosse differenze , se non che una pratica più socializzata semplicemente aiuta a non perdersi nei deliri
Questa voce è stata modificata (11 ore fa)
in reply to BB

no, in realtà non esiste un modo non dogmatico di viversi la religione, perché per esistere la religione implica come minimo il dogma dell'esistenza di dio (e di solito un'elevata quantità di altri dogmi).
Esiste invece decisamente un modo non dogmatico di viversi la magia o la divinazione visto che come pratiche si basano grosso modo sull'interpretazione e sensibilità personale.
Più in generale la spiritualità può essere vissuta in modi dogmatici e non.

Esattamente per questi motivi posso affermare che la religione è sempre in una misura autoritaria (si basa sull'esistenza di un'autorità, la divinità), mentre la magia no (si basa al più sulla percezione di forze che si può più o meno rispettare per diverse ragioni)

Questa voce è stata modificata (10 ore fa)
in reply to MDADS

@Marco_DA_DiSera non so cosa dirti se non che non sono d'accordo ... ma ognuno la pensa come vuole
in reply to Sabrina Web :privacypride: 📎

@sabrinaweb71

piccoli rituali per gestire l'ansia e ritrovare un senso di controllo, si possono fare sapendo che hanno significato per sé stessə e aiutano ad affrontare qualcosa senza essere realmente "magici"

@GustavinoBevilacqua

in reply to rag. Gustavino Bevilacqua

ateo fino al midollo ma quando non compila bestemmio e riprovo, senza cambiare una virgola del codice
in reply to Oloturia

i compilatori sono come i cani: non capiscono sempre le parole, ma il tono (della bestemmia).
Questa voce è stata modificata (10 ore fa)
in reply to Dún Piteog

@Dunpiteog
Bhe normalmente non funziona, però c'è stata un'eccezione.

Dovevo fare un corso in una scuola. Avevano preso dei Raspberry Pi con una periferica con porte e sensori che per funzionare aveva un software creato apposta.

Poiché avevamo una dozzina di postazioni e non avevo voglia di installare a mano, decido di farlo fare, dowload e installazione, durante l'inizio della lezione. Prima provo a casa, nessun problema, a scuola invece non funziona, dà errori di vario tipo.

Penso a una nuova versione, uscita magari nottetempo, non più compatibile. Torno a casa, riprovo, tutto OK, torno a scuola... niente non funziona. Alla fine clono la mia SD per gli altri RPi e bon.

I casi sono due, o a scuola c'è un firewall strambo oppure il senso è che a scuola non posso bestemmiare, mentre a casa sì.

in reply to Dún Piteog

@Dún Piteog @Oloturia @rag. Gustavino Bevilacqua e comunque, prima di staccare le memorie rimovibili si usa sempre ``sync ; sync ; sync``

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in reply to rag. Gustavino Bevilacqua

il problema sono proprio i lobi del cervello: sono cablati per trovare correlazioni tra le cose. E dove le correlazioni non esistono, le inventa, un po' come se fosse una IA.

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