Non sono tipa da podcast. Nove su dieci mi annoiano dopo due-tre minuti.
Ma.
Ma c'è quell'uno su dieci che fa la differenza.
E le robe che spaccia @kenobit fanno sicuramente parte di questa differenza.
Ad esempio, old but gold, questo podcast.kenobit.it/@NuovoBaret…
#arte #storia #società #cultura
LaVi
in reply to LaVi • • •Questo dialogo, in particolare, solleva un sacco di questioni interessanti anche per chi si occupa di archivi. Anche qui, infatti, convergono documenti in gran parte "selezionati" - tramite commissioni di scarto presso gli uffici pubblici o previa analisi in caso di donazioni - e anche qui si pone l'eterno dilemma tra conservazione e fruizione. Ogni utente che chiede un documento lo "rovina", toccandolo o anche solo respirandoci sopra, ma al tempo stesso ne fruisce e lo fa vivere.
@kenobit
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LaVi
in reply to LaVi • • •A volte, vedendo persone che tossiscono sopra mappe settecentesche o starnutiscono studiando su manoscritti rinascimentali, mi viene il nervoso. Ma poi penso che, se ci saranno, "i posteri" potranno forse ricreare uno storico partendo dal DNA depositato sulla pergamena, come fatto per i dinosauri estraendolo dall'ambra in Jurassic Park.
@kenobit
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rag. Gustavino Bevilacqua
in reply to LaVi • • •Una volta andai a vedere delle cose in una libreria antiquaria e, prima di toccarle, tirai fuori i guantini di cotone bianco (comperati apposta per quell'occasione).
Mancò poco che la libraia mi saltasse addosso dalla gioia 😄
LaVi
in reply to rag. Gustavino Bevilacqua • • •@GustavinoBevilacqua in realtà anche sull'uso o meno di guanti ci sono diverse scuole di pensiero, da chi li vorrebbe imporre per la consultazine di qualsivoglia documento a chi ritiene che potrebbero veicolare spore da un documento ammalorato a uno sano.
E poi c'è tutto il discorso della fruibilità: imporre agli utenti l'uso di guanti, o di altri dispositivi, potrebbe essere vista come una limitazione?
La libreria antiquaria è un negozio, ma per musei e archivi è più complesso. ->
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LaVi
in reply to LaVi • • •@GustavinoBevilacqua -> Quando ho iniziato a fare questo lavoro, ho iniziato con la mia formazione in scienza del restauro e, di conseguenza, vedevo il rapporto tutela-fruizione come 80-20. Col passare del tempo, la proporzione sta decisamente cambiando. Un documento, per quanto raro, prezioso e persino esteticamente bello, serve a ben poco se resta sepolto in un deposito e nessuno lo consulta.
CC: @kenobit
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LaVi
in reply to LaVi • • •@GustavinoBevilacqua È anche per questo che organizziamo mostre, conferenze, incontri e siamo più presenti sui social (brutti) rispetto al passato: perché desideriamo che il bene pubblico sia realmente tale, e mostrando "la punta dell'iceberg" speriamo di stimolare la curiosità delle persone. Per "far vivere" i documenti.
Cc: @kenobit
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Matteo Zenatti
in reply to LaVi • • •Ci sono biblioteche che esploderebbero piuttosto che mostrare i loro fondi, e in questo modo impediscono la fruizione di um patrimonio che in parte è immateriale e vivo solo nel suono.
Elena ``of Valhalla''
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rag. Gustavino Bevilacqua
in reply to Elena ``of Valhalla'' • • •@valhalla
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LaVi
in reply to Elena ``of Valhalla'' • • •@valhalla non tuttə abbiamo la stessa sensibilità. Qualcunə potrebbe persino dire che, essendo i documenti conservati un patrimonio pubblico, è suo diritto starnutirci sopra, se capita.
Cc: @kenobit