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Un cliente mi fa correggere in una frase la forma "a oggi" con "ad oggi".
Il purista della lingua che c'è in me inorridisce, ma gliela lascio passare perché è una forma comunemente usata e accettata.
Per questa volta!

#Mastocartolaio

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in reply to Yaku 🐗

"ad oggi" è nettamente superiore, morirò su questa collina

fucsia :QueerCat_Trans: reshared this.

in reply to Antanicus

@antanicus Considerando che la "d" eufonica ha proprio il compito di far "suonare meglio" le parole, in questo caso direi che ci sta.
in reply to Yaku 🐗

puoi rispondere anche ‘Cosa succede a Doggi?’

Son comunque anni che uso come intercalare ‘ed quindi’, nato non ricordo più dove.

E ricordo un tipo che, quando non gli veniva la parola, invece dei classici mmmmm, eeeeeee diceva eddd

in reply to Matteo Zenatti

@matz @antanicus secondo me "a oggi" per lo scritto "ad oggi" per il parlato. la d eufonica, regola a parte, non ha tanto ragione di esserci nello scritto imho
in reply to Zeppe

@zeppe @antanicus

Devo eh? :0020:

Ok.

«ad oggi» suona antiquato, non si può sentire, siamo quasi al livello di «od».

:bongoCat:

in reply to Leo

@leodurruti
Ecco, esatto. Infatti per un sito web moderno avevo optato per la forma senza la "d". Poi il cliente me l'ha fatto modificare. L'ho fatto perché tutto sommato non è un errore e il sito è il suo, ma non ho mancato di farglielo notare :blobcatevil:
@zeppe @antanicus
in reply to memo

@memo

infatti è è "fino a oggi", "ad oggi" non è italiano, è burocratichese arrivato nell'uso comune probabilmente per colpa di moltə giornalistə che a forza di avere a che fare con sbirraglia e magistratura finiscono per esprimersi come loro, insieme a molti altri orrori linguistici sui quali potrei tediarvi per ore

@leodurruti @Yaku @antanicus

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in reply to Zeppe

@Zeppe @Antanicus @Yaku 🐗 @Leo @memo mannò, non arriva dal burocratichese, arriva semplicemente dalle usanze di qualche decennio fa, quando era considerata ancora la regola corretta.

adesso ci sono linguisti che dicono che la forma si sta semplificando e nel parlato moderno andrebbero evitate, ma io rimango dell'idea che “a oggi” non si possa sentire e sopratutto non si possa *dire* senza inciamparci

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in reply to Elena ``of Valhalla''

@valhalla io «a oggi» la uso correntemente senza inciampare e mi pare suoni molto meglio della forma con la «d». Forse inciamperei su «a esempio», ma comunque è considerata corretta l'altra forma, troppo sedimentata nell'uso per cambiarla (c'è addirittura la forma abbreviata), e poi nel parlato non la uso praticamente mai («per esempio» vince a mani basse).

@antanicus @Yaku @zeppe @memo

in reply to Antanicus

@antanicus grandissimo fan anche io delle d eufoniche anche dove per grammatica sono opzionali. Ma ne approfitto per porvi un quesito: E A OGGI come lo si eufonizza?

e a oggi (brutto, troppe vocali di seguito)
ed a oggi (meh)
e ad oggi (meh)
ed ad oggi (aaaargh)

Poi ho svelo coney ho deciso di gestirlo io.

cc @andrsci perché ne abbiamo parlato

in reply to Oblomov

@oblomov @antanicus @andrsci

decenni fa mi toccò spiegare a alcune attrici pro che dovevano presentare brani da un libro in cui erano citate delle mail, con campi Da: e A:, come dire "A: Andrea" senza farlo sembrare "Aandrea" (e senza usare "Ad: Andrea" che NON esiste).

in reply to Oblomov

@antanicus
1/n
Scusate il ritardo, ci ho messo un po' a metter giù tutto. E man mano arrivavano risposte nuove...
@oblomov Ne abbiamo parlato? Non ricordo.

Riguardo il problema sollevato da @oKolobos, secondo cui "ed a" può sembrare "e da", nella pronuncia rigorosa la questione non si pone perché "e da" vorrebbe il rafforzamento fonosintattico.

@GustavinoBevilacqua un'attrice pro che non sa fare una pausa logica dove serve non è un'attrice pro. Non importa quanto la paghino.

in reply to Andrea Sciuto

@antanicus @oKolobos @GustavinoBevilacqua 2/n
@d10c4n3 propone di distinguere forma scritta e orale secondo il criterio "la d eufonica, regola a parte, non ha tanto ragione di esserci nello scritto". In realtà è al contrario: secondo le grammatiche, usiamo più d eufoniche nello scritto che nel parlato, perché nel parlato si preferisce rispettare di più la regola del metterla solo tra vocali uguali, (tranne che in sintagmi molto usati).

Detto questo, torno al problema di @oblomov. >

in reply to Andrea Sciuto

@antanicus @oKolobos @GustavinoBevilacqua @d10c4n3 @oblomov 3/n
Premetto che la mia proposta è "di' un po' come ti pare", nel senso che nei casi dubbi tendo a lasciar passare un po' tutto (per es. quando correggo un tema... Le mie classi non capiscono quanto sono fortunate).

Io comunque mi regolerei così:
- "e a oggi": suonerà male, ma vai sul sicuro (metti, per esempio, che devi scrivere un verso in metrica, e per realizzare una sineresi ti servono le quattro vocali vicine: lo puoi
>

in reply to Andrea Sciuto

@antanicus @oKolobos @GustavinoBevilacqua @d10c4n3 @oblomov 4/n
fare. Problema che a noi tutt* si sarà posto mille volte, immagino. Perché quattro e non tre? Perché prima dell' "e" ci sarà un'altra parola, e facilmente finirà per vocale);
- "ed" al posto di "e": si può dire se "a oggi" non è un inciso, né l'inizio di un inciso (ovviamente, se una locuzione è un inciso o no dipende in parte dalla sensibilità personale, ma io mi atterrei a un criterio empirico: se "a oggi" è davvero
>
in reply to Andrea Sciuto

@antanicus @oKolobos @GustavinoBevilacqua @d10c4n3 @oblomov 5/n
l'elemento coordinato dalla congiunzione "e", non è un inciso, ma, se l'elemento coordinato viene dopo, allora "a oggi" sta in mezzo e quindi è un inciso. Per es.: "questi fenomeni del lontano passato sono giunti sino a ieri ed a oggi", perché "a oggi" è coordinato con "a ieri"; ma "l'ho chiesto ieri e a oggi non ho avuto risposta" e non "ed* a oggi non ho avuto risposta", perché gli elementi coordinati sono >
in reply to Andrea Sciuto

@antanicus @oKolobos @GustavinoBevilacqua @d10c4n3 @oblomov 6/n
"l'ho chiesto ieri" e "non ho avuto risposta", mentre "a oggi" sta tra loro. Troppo complicato? È un corso avanzato, gente!);
- "ad" al posto di "a": eviterei, ma è corretto (come diceva Yaku@puntarella.party: sintagma bloccato che si è cristallizzato così - diciamo che la versione senza "d" è così inusuale da suonare affettata);
- "ed ad" al posto di "e a": si può dire, con la stessa limitazione del caso
>
in reply to Andrea Sciuto

@antanicus @oKolobos @GustavinoBevilacqua @d10c4n3 @oblomov 7/7
"ed" al posto di "e". In realtà si usa abitualmente e non capisco la tua remora: dipende da qualche speciale caratteristica della parola "oggi"?
in reply to Andrea Sciuto

@andrsci @antanicus @oKolobos @GustavinoBevilacqua @oblomov non saprei citare la fonte - posso dire che non era ufficiale tipo accademia della crusca, treccani o una "grammatica" - che faceva questo ragionamento, che mi era piaciuto: la d eufonica servirebbe per creare un bel suono. Da qui la preferenza al parlato. Nello scritto oltretutto non c'è il problema di separare le parole per via degli spazi e le d non favorirebbero una lettura scorrevole. Quindi consigliava di limitare l'uso delle d eufoniche, nello scritto, solo a quelle previste dalla regola (solo per le a e per le e quando le parole successive iniziano con le stesse vocali - a meno che la seconda lettera non sia una t o una d - e al netto delle eccezioni) e di evitarle, se facoltative. Comunque complimenti per la risposta, molto bella.

Yaku 🐗 reshared this.

in reply to d10c4n3

@d10c4n3 @andrsci @antanicus @oKolobos @GustavinoBevilacqua

Però non scrivendole anche se nel parlato si inserirebbero porta a situazioni in cui ciò che leggi non è ciò che è scritto. Ricorda un po' il problema di preposizione + titolo che comincia con articolo («la storia de “I Promessi Sposi”»/«la storia dei “Promessi Sposi”»/«la storia di “I Promessi Sposi”»).

(La questione “niente d eufonica se la vocale è seguita da t o d” è la base del dubbio su “e a oggi”.)

in reply to Oblomov

@oblomov @andrsci @antanicus @oKolobos @GustavinoBevilacqua "Però non scrivendole anche se nel parlato si inserirebbero porta a situazioni in cui ciò che leggi non è ciò che è scritto." Non tanto, cioè il parlato è differente dallo scritto in mille modi. Cioè, pensa ai "disse" nei libri. Chi li usa così, parlando? Nel caso dovessi prepararmi un discorso da leggere, scriverei le d che vorrei leggere.
in reply to d10c4n3

@oblomov @andrsci @antanicus @oKolobos @GustavinoBevilacqua aargh quella cosa de I promessi sposi mi dà un fastidio porca miseria che devo non pensarci, lo infilo in tutti i casini entropici che è meglio ignorare!
in reply to Guido Dotti

@Guido Dotti @rag. Gustavino Bevilacqua @Andrea Sciuto @Antanicus @Oblomov @d10c4n3 @Yaku 🐗

a me capita relativamente spesso di andare in isvizzera, visto dove abito

però ci vado con addosso vestiti ispirati all'ottocento, quindi mi pare giusto dirlo o scriverlo in quel modo :D

in reply to d10c4n3

@d10c4n3 @rag. Gustavino Bevilacqua @Guido Dotti @Andrea Sciuto @Antanicus @Oblomov @Yaku 🐗

avevo delle vaghe memorie di un articolo sul sito della crusca, ma alla fine ho trovato solo una risposta breve

https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/sulla-d-eufonica/15

dove dicono nome e cognome del colpevole che ha legittimato questa perversione :D

la treccani approfondisce un po' di più sulle supposte regole dell'uso corrente:

https://www.treccani.it/enciclopedia/d-eufonica_(La-grammatica-italiana)/

in reply to Oblomov

@oblomov
Decisamente "e ad oggi" per me, ma non mi stupirebbe sentire "ed ad oggi"

La d eufonica mi viene naturale nel parlato e di conseguenza la uso spesso nello scritto, credo sia una questione grografica perché in sicilia la lingua è più conservativa e/o tende ad inserire consonanti eufoniche

@antanicus @Yaku @andrsci

in reply to :ancomheart: Manu

@Manu
se non ricordo male, la Crusca suggerisce l'uso della d eufonica (solo) davanti a stessa vocale (guardai parecchi anni fa per stabilire delle norme redazionali): per cui, teoricamente, la forma più corretta sarebbe "a oggi".
@oblomov @antanicus @Yaku @andrsci
in reply to Yaku 🐗

@Yaku 🐗 AI MIEI TEMPI “ad oggi” era la forma corretta, questa nuova perversione che vuole la d eufonica solo tra vocali identiche è un abominio del quale dovremmo tutti pentirci!!!1ONE!11!!!

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Unknown parent

Yaku 🐗
@Uilebheist
E fino ad ieri come la dicevi?
Unknown parent

Yaku 🐗
@juc
Sono così confuso che da oggi inizierò a usare la formula "a codesto giorno"
@Uilebheist @Manu @oblomov @antanicus @andrsci
Unknown parent

Uilebheist
@Manu @juc @oblomov @antanicus @andrsci O forse il contrario. Almeno a Padova le consonanti in dialetto si dimezzano ("dialeto" non "dialetto"). Quindi nel cercare di parlare italiano, si potrebbero invece raddoppiare per evitare di suonare dialettale.
(Ha senso questo? Anch'io sono solo al secondo caffè)
in reply to Uilebheist

@Uilebheist @Manu @oblomov @antanicus @andrsci sì, sì, ha senso...
In ogni caso il suono che fa quel gruppo di parole nella mia testa è "add'oggi" con "d" molto rafforzata e una piccola pausa in mezzo o anche "eadd'oggi" con la "e" che quasi non si sente e va ben così. 😅
Unknown parent

:ancomheart: Manu

@juc
Forse è una questione dialettale, se nella tua zona si tende a raddoppiare le consonanti

@oblomov @antanicus @Yaku @andrsci

Unknown parent

Oblomov

@juc @antanicus @andrsci

comunque “ad oggi” non ha nessun raddoppio nella pronuncia, eh, almeno secondo me (per dirla con un altra parola: «ad anno compiuto» nessun raddoppio, «a danno compiuto» almeno dalle nostre parti avrebbe una bella d rinforzata)

in reply to Oblomov

@oblomov @antanicus @andrsci (bevendo il caffè)

In realtà, pensandoci, non mi viene in mente nessun motivo logico per cui "add'oggi" dovrebbe essere corretto, anzi: sicuramente è sbagliato. Non ha senso quel raddoppio con l'apostrofo.
Mi chiedo da quale cassetto della mia testa sia uscito, perché mi "suona" giusto e di sicuro l'ho visto/letto da qualche parte.
Adesso mi tocca indagare. :D

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