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Se volete regalare una stilo a Natale....

Piccola nota sulle stilografiche.

Funzione di una stilografica è scrivere (doh!). E le stilo scrivono con il pennino. L'inchiostro non sversa fuori grazie ai principi della fisica e per capillarità, quando a contatto con la carta, scrive. Ma cosa differenzia la stilo dalla biro ? La comodità di scrittura. Un pennino ben realizzato scivola sulla carta senza attrito alcuno e soprattutto senza bisogno di pressionecon la mano (anzi è deleteria con la stilo). Se scrivete 10 righe non c'è differenza, ma se scrivete pagine e pagine la mano si affatica decisamente meno.
E qui c'è l'inghippo....
Sia che voi spendiate 5 eur per una ultra economica(in gnerale sconsiglio), che ne spendiate 3.000,00 per una costosissima edizione limita da Ing.Dott.Cav.MegaConte (se proprio ci tenete...), il pennino potrebbe non essere così perfetto e scrivere maluccio !
Perchè ? Oltre ai controlli qualità (e credetemi che anche ditte serisseme
ogni tanto toppano) c'è il fatto che ognuno impugna la penna a modo suo.
La inclina a modo suo quando scrive ecc.
Ora la punta del pennino è una simil sferetta, in iridio sui pennini acciaio, in oro su quelli in oro. Per questo problema la differenza acciaio/oro non è molto rilevante, al pari del costo.
Dunque il pennino magari è stato creato e testato per scrivere ad un'angolazione standard con mano destra, mentre voi magari siete mancini e inclinate troppo poco, o troppo, la penna. E allora (la punta del) pennino, che non è stato lucidato a specchio a 360 gradi sferici, potrebbe per voi toccare il foglio in punti ove non è perfetto. Poi la passate a un destrimane che inclina normalmente e la penna è megnifica, la riprendete voi e gratta, si impunta ecc. Tenete presente che la punta del pennino ha spessori ridicoli, decimi di mm, ed inoltre è calibrata per lasciare un tratto Extra fine, o magari larghissimo ecc.

01 - segue

Questa voce è stata modificata (22 ore fa)
in reply to Andre123 🐧

Morale: gli utenti assidui di stilo lo sanno tutti
- ogni pennino è una storia a sè, indipendentemente da quando spendete non è detto sia perfetto per voi al primo colpo (talvolta accade, talvolta no).
- se siete mancini capiterà più spesso che vi dia qualche rogna iniziale.
nulla di irrisolvibile. Io son mancino (ambidestro in realtà) ma uso la stilo con la sinistra da decenni.
- Alcune ditte sono più serie di altre (Pelikan, Pilot, Twsbi, Leonardo, ma anche altre) lavorano con più cura i pennini (e pure qui...non nel 100% dei casi, capita pure a loro quello uscito male) ed hanno un controllo pennini decisamente più stretto di altre (ripeto: indipendentemente dal prezzo/target).

Dunque la penna che gratta è una schifezza ? Ni, nel senso che è una penna magari fatta benissimo, splendida ma....il pennino va rodato ! E lo lascian a voi, arrangiatevi. Se gratta e l'avete presa al 110% del prezzo di listino in negozio convenzionato vi aiutiamo, se l'avete presa in saldo su internet, enlla Foresta amazzonica, o peggio usata nella baia, arrangiatevi !

Ai tempi che Berta filava era meno difficile di oggi andare in una fornita cartoleria e chiedere se c'era qualcuno che sistemava i pennini. Oggi si contano sulla dita di una mano....in tutta Europa , e si fan pagare! (ma magari vi trasformano un medio duro come un chiodo in un EF da favola)

02 - segue

in reply to Andre123 🐧

Quindi ho imparato a sistemare i miei pennini da me, guardando video su video e provando con dei rottami.... finchè adesso, più o meno, riesco a sistemare eventuali micro difetti, o penne usate con pennino un pò malconcio o usata in precedenza da persona con angolo di contatto diverso dal mio ecc. (non rotto eh...quelli van cambiati e basta e buona fortuna a trovarlo....)

O poi oltre la punta ci sono i rebbi del pennino, magari disallineati (impercettibilmente eh, si parla di cose che si vedono solo con una lente da orologiaio e attentissima osservazione...).

Insomma, se avete intenzione di regalare una stilo per Natale...prendetela in un negozio serio e ben fornito, magari di quelli specializzati nelle grandi città (quasi tutti vendono anche via internet). Almeno magari riceverete aiuto casomai capitasse il pennino sbagliato...E la povera penna non finirà in un cassetto a far la muffa prima di finire nella baia...

THE END

in reply to Andre123 🐧

@Andre123 🐧 c'è da dire che io ho sentito meno gente lamentarsi del controllo qualità del pennino delle stilografiche di marca da 5 euro che non di quelle, altrettanto di marca da svariate centinaia

(le cinesate comprate direttamente dalla cina sono una storia diversa, lì mi risulta che sia una cosa tipo “costano un euro l'una, ne compri 5 e hai una penna funzionante”. non è il mio ideale)

la mia ipotesi è che le penne di marca da 5 euro siano vendute a gente che scrive e scrive tanto, e devono funzionare, mentre quelle da svariate centinaia, soprattutto di *certe* marche, abbiano come target i regali importanti fatti a persone che si sa già che terranno la penna nel cassetto.

ammetto che la penna di plasticaccia da 5 euro, per quanto eccellente come strumento di scrittura, non sia un gran regalo di natale però :D

in reply to Elena ``of Valhalla''

Allora... ultra economiche da 5 eur ...ho delle Carioca (chi ricorda il marchio torinese?) prese all'Iper in saldo a 2 eur l'una (!!). orrende, ma scrivono bene. e se le perdo in giro chissenefrega...
Non tutte eh... ma la maggior parte sì.

Penna da centinaia di eur....quando ne trovo a prezzi di super saldo in asta alle tre del mattino qualcuna l'ho presa negli anni passati.... Dipende dalle marche.... Ho notato che Pelikan, Leonardo Officina Italiana, Visconti e (spesso) MB raramente fan schifezze. Anche se "barano", danno il meglio su pennini M e B, più grandicelli e dunque più facili da sistemare, da lavorare.

Le giapponesi hanno pennini fantastici di solito...ma scrivono sottilissimo. A me piace essendo mancino, ma molti vogliono la penna a tratto spesso che naviga sull'inchiostro....

Cinesi, nella mia esperienza, ci sono adesso tre o quattro marchi che son migliorati moltissimo. E infatti costicchiano sui 30/50 eur a seconda del modello (prima del covid 10/20 eur). . Quelle di solito sono fatte molto bene, scrivono bene assai spesso e francamente materiali e qualità spesso sono pari a quelli di penne da svariate centinaia. Peccano però di fantastia e ancora copiano di brutto eh...

Consiglio: state su qualcosa di medio se volete far un regalo a chi poi ci scriverà con la penna (dai dintorni di 50 fino a 150/200 se avete da scialare...). Parlo di nuovo in negozio a prezzo di listino eh.

Purtroppo prima del covid avrei scritto dai dintorni di 30 fino ai 120 eur circa 😐

Questa voce è stata modificata (21 ore fa)
in reply to Andre123 🐧

@Andre123 🐧 come economiche da 5 euro per eccellenza pensavo alle preppy, appunto giapponesi, fantastiche come tenuta del tappo, che riescono a fare pennini extrafini quasi davvero extrafini¹ e che non perdono un colpo. Ma sono indubbiamente brutte, non adatte come regalo

e sì, se si ha a che fare con gente strana che vuole i pennarelli le giapponesi non vanno bene :D

¹ il mio standard di finezza sono quelli da intinzione :D ho le pretese :D

in reply to Elena ``of Valhalla''

@valhalla Così fine ho una Platinum Century UEF..... temevo grattasse come una dannata e invece....fluida e pacifica e scrive super sottilissimo. Il che inoltre, essendo a converter, è un vantaggio visto che non finisci l'inchiostro in un batter d'occhio.

Ecco le Carioca che ho preso hanno look preppy e pennino in stile Lamy....orrende, ma....cavolo quasi tutte van bene. Ne ho prese ben cinque per 10 eur, temendo facessero pietà, ma adesso ne ho in box, nel cassetto in cucina, sul comodino ecc.
Tratto EF decente tra l'altro.

L'intinzione è un mondo in cui ancora non mi sono avventurato....

in reply to Andre123 🐧

Quando dico che i cinesi peccan di fantasia... A destra in nero MontBlanc 149 anni '70, a sinistra in color ottanio una cinese costata circa 35 eur e che ha materiali, peso, funzionamento, forme ecc. identici (salvo ovviamente loghi proprietari ecc.). Naturalmente la cinese ha un pennino in acciaio, identico per dimensione a quello MB in oro e......scrive come una MB !
Questa voce è stata modificata (20 ore fa)
in reply to Andre123 🐧

@Andre123 🐧 il bello dell'intinzione è poter cambiare inchiostro ogni volta che si vuole, senza dover arrivare alla fine della ricarica / inchiostrare una nuova penna

e poter scrivere con tratti diversi per pochi soldi (un pennino di solito costa un paio di euro, facile arrivare ad averne *cough* qualche dozzina)

ed è più facile trovare cose estreme, tipo extrafini che sono davvero una punta spillo o anche meno, flessibili che sono superflessibili (entrambi questi casi hanno lo svantaggio che dopo un po' — si parla di anni, o almeno mesi se li si usa *intensamente* tutti i giorni) si consumano, il che probabilmente è il motivo per cui nelle stilografiche non li mettono)

o all'altro estremo punte speciali larghe anche 5 mm (queste credo che in stilografica non le facciano perché hanno una forma diversa e non so se funzionerebbe l'alimentatore)

in reply to Elena ``of Valhalla''

@Andre123 🐧 ah, e poter usare inchiostri speciali senza la minima preoccupazione che qualcosa si intasi o non si riesca a pulire

tipo quelli bianchi

o quelli con i luccichini dentro (shimmering)

o le chine in generale

o usare gli acquarelli come inchiostro

in reply to Andre123 🐧

@Andre123 🐧 @rag. Gustavino Bevilacqua su della bella carta di riso, quella che usano per fare il sushi colorato

però userei un pennino nuovo, e lo pulirei bene prima e dopo l'uso, ecco :D

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in reply to Andre123 🐧

@Andre123 🐧 il vero dramma degli extrafini è che si consuma pochissimo inchiostro, e non si ha la scusa per comprarne di nuovi, altroche :D

delle Carioca invece avevo sentito parlare bene, nella categoria ultraeconomica — d'altra parte credo che anche loro abbiano come target principale i bambini delle scuole tedesche, per cui devono funzionare senza se ne ma, e resistere anche a qualche maltrattamento

in reply to Elena ``of Valhalla''

@Andre123 🐧 per i regali aggiungerei un consiglio: prima di regalare una stilografica indagate su come il destinatario preferisce scrivere: regalare un pennarello a chi scrive microfilm, o uno spillo a chi vuole vedere il colore dell'inchiostro che usa, sono buoni metodi per rischiare che la penna finisca nel cassetto.

Le opinioni forti sulle dimensioni delle penne invece credo che siano una cosa più da chi già usa le stilografiche (o da chi ha problemi di varia natura alle mani), però nel dubbio eviterei le misure estreme e starei più sulle vie di mezzo, sempre per evitare il cassetto.

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