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App Banca Intesa: 700 MB di spazio occupato e un misterioso file “rutto.mp3”

A sollevare la questione è stata Emerge Tools, un'azienda specializzata nell’analisi e nell’ottimizzazione delle app. Secondo i loro test, ben 448 MB (64% del totale) dell'app di Banca Intesa sono occupati dai framework dinamici, ossia librerie che permettono all’app di funzionare, ma che potrebbero essere ridimensionate o gestite in modo più efficiente

hdblog.it/ios/articoli/n603153…

@informatica

in reply to informapirata ⁂ :privacypride:

per esperienza personale l'app di Intesa, premiata come miglio app bancaria d'Europa nel 2020, non funziona male ma malissimo.
Come tutta la loro infrastruttura IT.

Per inciso fai l'app per Android e, per rendere la vita frizzantina agli utenti, come la chiami?

"Mobile".

Non "Intesa Mobile" o "Mobile Bank" o che ne so di significativo.

"Mobile". Di chi gli è stramuorto.

in reply to Scimmia di Mare

@Madmonkey è vero, me ne ero dimenticato! E in effetti, un paio di anni fa c'era sullo Store di Google un app Intesa con il logo di Intesa che non era ufficiale e che anzi era estremamente sospetta... succede quando tu per primo decidi di battezzare la tua app con un nome assurdo

@informatica

in reply to informapirata ⁂ :privacypride:

se ci sono servizi bancari a cui devo accedere necessariamente con le loro stramaladette app **proprietarie** e non con un navigatore **standard** su PC con Linux io il conto non lo apro. Punto.
Banche così ce ne sono. Poche, ma ci sono
@Madmonkey @informatica
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @Madmonkey lo aveva fatto proprio Intesa con Isybank. Inizialmente si poteva accedere solo dalla stramaledetta app, solo in un secondo momento hanno consentito l'accesso da web.
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @Madmonkey che banche sono? Se dovessero impedire l'esecuzione della loro app su GrapheneOS come ha fatto Revolut, bisognerebbe trovare alternative.
in reply to Andrea Bontempi

@andreabont @veonazzo @Madmonkey @paoloredaelli

ecco appunto, io ho avuto per due anni un bellissimo telefono kingrow eink privo dei google services, ed era uno sfinimento pure per me, che qualcosina di informatica capisco e potevo mettere un hack qui, un programma alternativo li.

Se anche volessi/potessi cambiare banca, di certo non cambio nazione perche' Io,PosteID (vi ricordate VerificaC19 e Immuni ?) sono testate solo sul 99% dei telefoni in circolazione.

Vi firmo tutte le petizioni che volete, pero' compro un cellulare da samsung

in reply to Luca Sironi

@luca @andreabont @veonazzo @Madmonkey @paoloredaelli è tutto scomodissimo se esci dagli ambienti canonici (davvero esistono banche in Italia che usano standard aperti per l'accesso?) Ma non è questa dopotutto la battaglia culturale del software libero che meriterebbe i nostri sforzi? Quello che sembra compreso da molti in ambito desktop (sistemi op. e applicazioni proprietarie condizionano la mia libertà), sembra invece ignorato quasi universalmente in ambito mobile: un po' ci fregano col gratuito, per quel che resta ci dicono che il controllo proprietario serve per la sicurezza.
in reply to Mattia Monga

@mmonga avrei dovuto mettere standard "tra virgolette"... intendevo "usabile con FIrefox su Linux". Firefox mi pare "abbastanza standard". Perlomeno per la banca mi piace illudermi di poter "scegliere col portafogli". Più che purezza ideologica è un "se non iniziamo noi" a fargli sapere che le app proprietarie sono un pessimo modo di "incatenare" le persone, chi deve farlo? Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo @luca @andreabont @veonazzo @Madmonkey @informapirata
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @luca @andreabont @veonazzo @Madmonkey lo usi con firefox su linux, buono. Ma poi l'autenticazione non vuole un'app proprietaria sul telefono? Telefono che deve superare gli ostacoli di integrità posti da Google? Perché non basta un qualche strumento che segue TOTP (la two factor che ti dà il numerino)? Temo ci sia in giro un argomento del tipo: se controlli il tuo telefono non possiamo fidarci. Io però della loro app sono costretto a fidarmi.
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @luca @andreabont @veonazzo @Madmonkey vedo pochissime possibilità anche solo discutere il problema (che per me è cruciale soprattutto negli ambiti pubblici, anche se servizi critici come quelli delle banche pongono problemi simili pur trattandosi in linea teorica di rapporti privatistici): la sensibilità sul tema è scarsissima, perché non c'è quasi mai il problema del costo delle licenze. Il costo esplicito è il motivo per cui molti si sono interessati inizialmente al free sw, sperabilmente apprezzando poi anche il tema politico. Ora siamo davanti a un ecosistema dove tutto è apparentemente gratis e per di più rivolto a una platea vastissima in cui quelli che saprebbero definire il termine "software" sono una minoranza sempre più piccola. Il risultato è che troppo facile per chi ne ha interesse tenere il dibattito confinato ai circoli tecnici, facilmente divisi anche al loro interno.
in reply to informapirata ⁂ :privacypride:

PS: completamente d'accordo con @MelaNews e la loro analisi

Qui l'articolo: mastodon.uno/@MelaNews/1136779…

@informatica

in reply to #2RR - 2 Ruote di Resistenza

@abesibe considerato che c'è sempre consulenza dietro, rutto o non rutto ci sarà lo stesso livello di sfruttamento alle spalle.
La dimensione del download riportata sul PlayStore è di 158MB comunque.
in reply to LievitoPadre

@LievitoPadre @abesibe Sempre una quantità di memoria enorme sprecata. A titolo d'esempio l'app di Fineco pesa 21 MB

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